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Economia


L'accordo raggiunto tra Confindustria e sindacati rende pienamente operativa la detassazione del premio di produttività nei contratti sottoscritti a livello aziendale o territoriale. La principale leva da utilizzare per migliorare la capacità produttiva, secondo le parti sociali, è quella degli orari di lavoro applicati in azienda. Anche per quest'anno a beneficiare dell'aliquota al 10% sono i premi di risultato definiti con i contratti aziendali.

La novità introdotta dall'intesa tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil è rappresentata dalla possibilità di estendere il beneficio fiscale alle aziende prive di rappresentanza sindacale. Nell'accordo quadro standard da applicare localmente, le parti hanno previsto che in assenza di Rsa o Rsu, un'impresa possa avvalersi dell'assistenza fornita dalle associazioni aderenti al sistema confindustriale, per stipulare un accordo aziendale con le federazioni territoriali di categoria dei sindacati, da applicare a tutti i dipendenti.

L'accordo quadro prevede anche la seconda modalità, quella degli accordi territoriali: è prevista l'applicazione della cedolare secca alle voci retributive erogate per prestazioni orarie diverse da quelle finora attuate, ovviamente se queste modifiche sono funzionali al conseguimento di una maggiore produttività. Gli accordi aziendali possono anche derogare dal contratto nazionale, purché si seguano le procedure previste dall'accordo interconfederale del 28 giugno 2011, che al punto 7 prevede espressamente la possibilità per le imprese di stipulare con il sindacato intese modificative degli istituti del contratto nazionale che abbiano efficacia generale. Il caso tipico è rappresentato dall'impresa che voglia modificare i turni orari, nella convinzione che ciò possa contribuire alla crescita della produttività. Se si tratta di una modifica del contratto nazionale, l'imprenditore deve convocare la rappresentanza sindacale operante in azienda - sia essa la Rsu o la Rsa - e raggiungere un accordo. In sostanza vale il principio che "si può fare tutto ciò che non è espressamente vietato dal contratto".

Vedi tutti »  La detassazione si applica sulla quota di retribuzione corrisposta, con le eventuali maggiorazioni, come conseguenza della modifica dell'orario di lavoro. Peraltro l'agevolazione fiscale è cumulabile con quella riconosciuta sui premi di produttività entro il limite di 2.500 euro. La cedolare secca viene riconosciuta, oltreché ai dipendenti, anche ai lavoratori inviati in missione con contratto di somministrazione. L'accordo quadro è affiancato da un preambolo nel quale Confindustria e sindacati confermano il modello e la funzione dei due livelli di contrattazione, così come esplicitati nell'accordo del 28 giugno 2011, e ribadiscono anche il carattere «cedevole» dell'accordo territoriale rispetto ad eventuali intese aziendali. Vale la pena ricordare che per il 2013 è prevista l'applicazione dell'imposta sostitutiva pari al 10% per la retribuzione di produttività fino a 2.500 euro ai redditi entro i 40mila euro.

L'intesa tra le parti sociali è in attuazione del Dpcm del 22 gennaio 2013, recepito dalla circolare del ministero del Lavoro dello scorso 3 aprile, che disciplina la detassazione della retribuzione di produttività finanziata con 950 milioni di euro per il 2013, con 400 milioni per il 2014 e con 200 milioni per il 2015. Dopo che lo scorso 21 novembre era stato raggiunto un accordo tra tutte le parti sociali, esclusa la Cgil, e il Governo Monti, con questa intesa il sindacato ha ritrovato l'unità.

Come detto l'accordo tra Confindustria e sindacati si focalizza sulla maggiore flessibilità della disciplina degli orari, ovvero sul primo canale individuato dal Dpcm, non sul secondo, la cosidetta "griglia" di almeno tre aree di intervento su cui avevano molto insistito i ministri Corrado Passera ed Elsa Fornero (distribuzione flessibile delle ferie, fungibilità delle mansioni e integrazione delle competenze, impiego delld nuove tecnologie). Da subito le parti sociali avevano espresso forti dubbi sulla possibilità che l'applicazione di questo secondo canale potesse avere riflessi sull'incremento della produttività del lavoro.
 

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