Psa-Opel,missione a Berlino di Tavares e Barra.Sindacati pronti alle barricate

Gia' nell'ormai lontano 2009 Sergio Marchionne, allora amministratore delegato di una Fiat ancora non integrata con Chrysler, tento' di convincere sindacati e politici della bonta' del suo progetto di acquisire Opel ma senza neanche scalfire i pregiudizi tipici dei tedeschi nei confronti di una societa' italiana. Ora tocca a Tavares testare la durezza dei tedeschi e la loro intenzione di non essere tenuti all'oscuro di nessun dettaglio di un'operazione destinata ad avere ripercussioni sugli oltre 16.500 dipendenti di Opel in Germania. Berlino, tramite il portavoce del cancelliere Merkel, ha gia' chiesto di essere coinvolta "il piu' vicino possibile" nelle trattative.

"Ovviamente e' una decisione aziendale che non intendo valutare in questa sede, ma il governo si fara' una sua opinione", ha affermato Steffen Seibert, in occasione della consueta conferenza stampa successiva alla riunione di gabinetto. "Opel - ha aggiunto - e' una societa' innovativa con una lunga storia in Germania e un importante ruolo nel creare occupazione. Nel valutare le conseguenze per i posti di lavoro in molte localita' in Germania, e' chiaro che noi, il governo della Repubblica Federale, saremo coinvolti". Gli uffici del cancelliere non hanno ancora ricevuto una richiesta di incontro dall'amministratore delegato di Psa, Carlos Tavares, ha concluso Seibert.