Rcs, via all'aumento di capitale. Parte il valzer di via Solferino

Parte l'aumento di capitale e cominciano i giri di valzer in Rcs. La ricapitalizzazione sarà di 421 milioni. Dure le condizioni per chi non dovesse aderire: i titoli ordinari saranno offerti agli azionisti al prezzo di 1,235 euro, con un rapporto di uno a tre e uno sconto pari al 30% sul prezzo teorico, calcolato in base alla media delle chiusure di Borsa degli ultimi tre giorni. Condizioni pesanti che zavorrano il titolo a Piazza Affari: il titolo ha ceduto il 6,32% a 3,56 euro. Bene invece le azioni risparmio, che hanno chiuso in aumento del 13,82% a 0,84 euro
Il Cda di Rcs ha approvato l'accordo di garanzia, relativo alle sole azioni ordinarie, che sarà sottoscritto da Banca Imi e Bnp Paribas (in qualità di 'joint global coordinator'), e da Ubi banca, Mediobanca, Commerzbank, Banca Aletti, Banca Akros e Credit Suisse. Le banche si sono impegnate a sottoscrivere, "a condizioni in linea con la prassi di mercato", l'eventuale inoptato fino a massimi 184,5 milioni di euro. Se a questa somma si sommano i 195,5 milioni già garantiti, a oggi, dai soci, si supera la soglia dei 380 milioni, necessaria a rendere efficace l'accordo per il rifinanziamento del debito raggiunto con le banche creditrici.
Fin qui le certezze. Perché, con il via all'aumento di capitale, parte il riposizionamento dei grandi soci. Alcuni hanno già (a caro prezzo) abbandonato la nave (è il caso di Benetton e Merloni), altri ci stanno pensando, altri ancora intendono invece avvicinarsi alla plancia di comando. E' il caso di Fiat e Intesa. Il Lingotto, olte a confermare la quota del 10,2%, intende superare il 13% comprando almeno un altro 2,8%. Ca de Sass aggiungerà un 2,5% al suo 5%, senza contare l'eventuale fetta di inoptato garantita dalla banca.
Chi sale e chi scende. Tra i soci che si ridimensioneranno ci sono i Pesenti, oggi possessori del 7,7% e orientati a sottoscrivere circa metà della prorpia quota. Manterrà la posizione il primo azionista Rotelli. E Della Valle. Mr Tod's è stato tra i grandi protagonisti della querelle, votando contro l'aumento di capitale. Della Valle però non intende scomparire. Tutt'altro: potrebbe espandere la propria quota rastrellando parte dell'inoptato in modo da ritrovarsi, il 5 luglio, con in mano il 10-15% delle azioni Rcs. In questo caso, via Rizzoli avrebbe un nuovo asse di soci forti: Intesa, Fiat, Rotelli e, appunto, Mr Tod's.