Rcs-Blackstone, nuovo colpo di scena: arriva il giudice Jennifer Schecter
Dopo l'addio di Andrew Borrok per conflitto di interessi sulla causa di New York per la cessione della sede di via Solferino, la Corte riassegna il caso
Novità in arrivo riguardanti la causa di New York tra RCS e Blackstone per la cessione dell’immobile di via Solferino, sede del quotidiano Corriere della Sera. Come ricostruito nella giornata di mercoledì 21 giugno da Radiocor il giudice della Corte suprema di New York, che avrebbe dovuto presiedere ad un ricorso unificato per danni presentato dal colosso del private equity contro il gruppo editoriale italiano e il suo ad Urbano Cairo, si è ritirato dal caso.
In una lettera inviata alla Cancelleria generale della Corte Suprema Andrew Borrok ha spiegato così le sue motivazioni: “"Mi sto ricusando da questa questione, ha scritto il giudice, per evitare sospetti di irregolarità basati su alcune recenti interazioni sociali e di altro tipo con alcuni membri di Blackstone", chiedendo alla Corte di trovare un sostituito: “Questa materia è rimessa alla Cancelleria Generale per essere riassegnata ad un altro giudice della Divisione Commerciale". Il caso infatti, stando al sito della Corte, riporta il Sole 24 Ore, è stato riassegnato al magistrato Jennifer Schecter.
A fine giugno Blackstone aveva presentatno un ricorso rincarando la dose per danni a 600 milioni. Ma secondo Cairo Blackstone aveva in origine voluto sfruttare la crisi di Rcs per rilevare la proprietà a cifre inadeguate: la tesi è stata però respinta quest’anno dal tribunale arbitrale di Milano. Entro fine agosto, sia Rcs che Cairo dovranno rispondere al ricorso.
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