Rcs/ Il Cdr a Scott Jovane: "La vendita di Via Solferino è danno permanente allo stato patrimoniale"
Il comitato di redazione del Corriere della Sera torna alla carica all'indomani della decisione del Cda di Rcs Mediagroup di vendere gli immobili del centro di Milano. In un comunicato l'organo sindacale dei giornalisti definisce la decisione di vendere il palazzo storico di Via Solferino "un atto folle dal punto di vista finanziario e uno sfregio inaccettabile all'identita' del Corriere della Sera".
Secondo il Cdr "svendere un immobile di pregio nel centro di Milano per poi riaffittarlo a un prezzo che in pochi anni restituisce gran parte del capitale incassato e' esattamente cio' che non farebbe qualunque persona di buon senso". Il risultato, affermano, "e' un danno permanente allo stato patrimoniale del gruppo" che pesera' nel medio-lungo periodo sulla solvibilita' del gruppo. Il Cdr dichiara che continuera' a percorrere tutte le strade per promuovere un'azione di responsabilita' nei confronti dei consiglieri che hanno approvato la delibera, senza escludere anche eventuali esposti alla magistratura.
"Fin d'ora e' chiaro - si legge - che l'operazione mette in luce un intrico di conflitti di interesse che tocca soggetti azionisti di giornali concorrenti (ed e' il caso della Fiat) e societa' nello stesso tempo azionisti e creditori di Rcs (ed e' il caso di Intesa Sanpaolo). Senza contare il fatto che l'advisor dell'operazione, banca Imi, fa parte proprio di Intesa SanPaolo".