Rcs, Napolitano: "Non spetta a me commentare. Il mercato è libero"

"Ho letto l'appello del Dottor Diego Della Valle pubblicato stamattina sulla stampa, e ne ho colto l'intento dichiarato di operare nell'interesse generale di una libera e corretta evoluzione del mondo della stampa e dell'informazione. E' mio impegno quotidiano richiamare tutte le forze rappresentative del Paese al massimo sforzo di lungimiranza e di coesione in questa delicata fase della vita nazionale. Naturalmente non spetta a me alcun commento su questioni e proposte rimesse alla libera determinazione di soggetti economici e imprenditoriali e al giudizio del mercato". Cosi' il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una dichiarazione.
La lettera di Mr Tod'S ha suscitato commenti anche tra gli altri protagonisti della vicenda Rcs. Critico Giovanni Bazoli per il quale "tutti gli azionisti del gruppo media si impegnano per garantire indipendenza dal potere politico". Il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, si è chiesto chi possa essere "il nuovo" che avanza in Rcs dove, secondo Della Valle, gli attuali soci dovrebbero tutti fare un passo indietro. Bazoli ha ricordato come Della Valle "nei giorni scorsi avesse auspicato un azionariato a cinque. Mi chiedo: è cambiata la sua posizione? Se è cambiata e ora chiede il fuori tutti, chi dovrebbe essere il nuovo azionista?".
"Noi abbiamo sempre avuto interesse al Corriere della Sera attraverso la nostra quota in Rcs, per noi è importante. Si tratta di proteggere qualcosa che è stato nel gruppo da anni e rappresenta un valore" è tornato a dire l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne. Il raddoppio della partecipazione è stata, per il manager, "la cosa che azionisti seri fanno in azienda al momento necessario". Sulla lettera di Della Valle al presidente della Repubblica Marchionne si è limitato a osservare che "è strana, non so dire se sia opportuna, è una decisione di Diego. Non so cosa significhi".