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Economia
Reddito cittadinanza, ipotesi durata 18 mesi. Controlli preventivi su famiglie

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

Non tre anni o, ancora, due anni, ma 18 mesi. La durata del reddito di cittadinanza per chi si trova in situazione di povertà assoluta, non sarà più di tre anni come inizialmente previsto, ma potrebbe scendere fino a 18 mesi, un anno e mezzo. Lo scrive il Messaggero, secondo cui all'interno della maggioranza M5S-Lega si starebbe ragionando di far scendere questa soglia fino ai 18 mesi per contenere i costi del provvedimento.

Un'escamotage per aggirare il nodo delle risorse (10 miliardi, nove più uno per rendere più efficienti i centri per l'impiego), obiettivo a cui contribuirà anche lo slittamento della partenza del sussidio ad aprile, mese fino al quale il Ministero dello Sviluppo Economico si dedicherà ad implementare il sistema dei centri per l'impiego che dovranno erogare il reddito di cittadinanza, specialmente al Sud Italia (per capire come fare il ministro Luigi Di Maio sta visionando da vicino il sistema tedesca e oggi sarà a Berlino per un colloquio con il suo omologo all'interno del governo Merkel proprio su questo tema).

I criteri per accedere al reddito di cittadinanza saranno tre. Il primo è la cittadinanza italiana (anche gli stranieri saranno ammessi, ma devono essere residenti e lavorare in Italia da almeno dieci anni). Il secondo requisito è quello di essere in una situazione di povertà non solo reddituale (ossia guadagnare meno di 780 euro al mese), ma anche patrimoniale: sarà necessaria quindi la presentazione dell’Isee, l’indicatore sintetico della situazione economica familiare che tiene conto anche del patrimonio immobiliare e dei depositi bancari, oltre che del reddito.

Per ottenere il reddito l’Isee dovrà essere inferiore a 9.300 euro circa. Il sussidio funzionerà da integrazione che andrà ad aggiungersi alle entrate da lavoro part-time fino ad arrivare ai 780 euro mensili e verrà sottratto, come l'ha chiamato lo stesso Di Maio,  un "affitto imputato" ossia un assegno figurativo che varierà da 280 a 380 euro a seconda della composizione del nucleo familiare se si possiede una casa di proprietà.

Il terzo requisito è l'impegno a frequentare corsi di formazione e lavori socialmente utili. Non potrà rifiutare più di tre offerte di lavoro giudicate “congrue”, altrimenti perderà il sussidio. 

Il governo sta predisponendo anche strumenti per evitare il fenomeno dei "furbetti del sussidio", ovvero impedire che i richiedenti mentano per accedere al reddito di cittadinanza: Di Maio ha annunciato che cercherà d'ingannare il Ministero "rischierà fino a sei anni di prigione" e, in un'intervista al Corriere della Sera, la sottosegretaria pentastellata all'Economia, Laura Castelli ha fatto sapere che "ci saranno controlli preventivi incrociando le banche dati per verificare quali nuclei familiari vi abbiano diritto. A questo si associerà la tracciabilità, per smascherare eventuali abusi". 

Come funzionerà il sussidio? Per assicurarsi che le ingenti risorse stanziate vadano a finanziare i consumi e a supportare la domanda interna (verso i produttori italiani) e quindi la crescita del Pil, il governo sta predisponendo un sistema tipo social-card, in cui il reddito non sarà pagato in contanti, ma potrà essere speso attraverso una carta elettronica tipo bancomat che, oltretutto, consentirà anche di controllare il tipo di spese che verranno effettuati per evitare quelle "Immorali", come Gratta e vinci, sigarette e alcol. Acquisti su cui vigilerà anche la Guardia di Finanza, nel caso in cui la spesa nelle catene di elettronica (come mega-televisori al plasma) fosse eccessivi (l'esecutivo sta studiando anche meccanismi per evitare che un soggetto possa comprare un bene e poi rivenderlo).

Infine, i soldi, poi, non saranno tutti caricati sulla tessera. Ad ogni acquisto seguirà un pagamento diretto da parte del Tesoro. Questo servirà ad evitare che chi riceve il reddito poi risparmi.

 

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