"Dal 27 aprile più soldi in busta paga". Renzi: "Non mi farò bloccare"
"Chi dice che mancano le coperture? Io i soldi li ho, fino a 20 miliardi di euro". Al termine di una giornata campale, con il rischio bocciatura della legge elettorale alla Camera, il premier parla dei provvedimenti economici che varerà oggi il Consiglio dei ministri e in particolare della riduzione delle tasse. Matteo Renzi non vuole sentire parlare di "mancanza di coperture" e di "rinvii". Ai suoi ha confidato: "Basta con le resistenze, con i dubbi, i frenatori: ho le cifre qui davanti, posso entrare nel dettaglio, non capisco chi ha interesse a metterlo in dubbio".
Il presidente del Consiglio non fa i nomi dei frenatori, ma si sa che si riferisce al ministero dell'Economia. Per tutta la giornata di ieri, infatti, da Via XX Settembre sono arrivati dubbi sulle coperture: "Non c'è ancora niente di solido, la spending review produrrà i suoi effetti nel tempo e comunque i tagli non sono indolori".
Renzi però tira dritto: "A me interessa che dal 27 aprile gli italiani avranno un bel po' di soldi in più in busta paga. Questo è il mio impegno. L'importante è che tutti i provvedimenti necessari siano approvati in tempo perché questo obiettivo sia mantenuto. Il 27 aprile, prima delle elezioni Ue".
Pare che i dubbi sulle coperture non siano solo del ministero dell'Economia ma anche del Quirinale. Ma il premier non molla. "Ho tutte le coperture. Ne ho anche di più. Tutti nel 2014. Non li utilizzerò nella totalità, ma almeno dieci miliardi sono sicuri". E ancora: "Ho l'elenco qui davanti: 7 miliardi è quello che si può ottenere attraverso la spending di Cottarelli, 6,4 miliardi è la differenza tra il 2,6% tendenziale del deficit-Pil e il 3% che è il vincolo europeo, 3 miliardi è il dividendo dei tassi bassi, 1,6 miliardi arrivano dalla maggiore Iva per i pagamenti alle imprese, 2 miliardi dal rientro dei capitali".