Rischio conti e procedura Ue a Milano. Torna a volare lo spread a 280 - Affaritaliani.it

Economia

Rischio conti e procedura Ue a Milano. Torna a volare lo spread a 280

Borsa, il voto europeo fa bene ai listini del Vecchio Continente. In Italia pesano il rischio conti pubblici e una possibile procedura nei confronti dell'Italia

Il giorno dopo le elezioni europee, che non hanno visto l'exploit dei partiti euroscettici ma comunque il balzo della Lega oltre il 34% in Italia, Piazza Affari vive una seduta a due facce. Dopo una mattinata positiva - spinta dal rally di Fca (+8%) e della controllante Exor (+6,1%), galvanizzate dalle trattative di fusione con Renault (oltre il 12% a Parigi) - la Borsa di Milano ha girato in rosso nel pomeriggio con le banche, complice l'impennata dello spread a 280 punti base, col rendimento del decennale italiano al 2,66%.

Una dinamica che - come spesso accade - è andata a pesare in particolare sul comparto bancario. Non a caso tra le quattro peggiori performance di giornata sull'indice principale di Piazza Affari, ben tre riguardano delle banche: Bper, Banco Bpm e Ubi.

A pesare su Milano (-0,06% in chiusura), mentre le altre Borse europee hanno chiuso avanti (Londra e New York sono chiuse per festivita'), sono state l'apertura del vice premier grillino Luigi Di Maio a un 'serio' abbassamento delle tasse e i rumors lanciati da Bloomberg su una possibile procedura nei confronti dell'Italia per mancata riduzione del debito che potrebbe tradursi in una multa da 3,5 miliardi all'Italia da parte della Ue per la mancata riduzione del debito.

'La Commissione Ue prenda atto che i popoli ieri hanno votato per il cambio e la crescita: quello che e' chiaro che non si alzano le tasse, che l'aumento dell'Iva non esiste', ha subito replicato il vice premier Matteo Salvini.

A Piazza Affari, oltre a Fca ed Exor, spicca il rialzo di Atlantia (+3,1%) mentre in coda ci sono le principali banche con Bper (-2,6%), Unicredit (-2,3%) e Banco Bpm (-2,4%). Sul mercato valutario l'euro e' praticamente stabile a 1,119 e passa di mano a 122,59 yen (122,61 venerdi'). Il cambio dollaro/yen e' a 109,43. Stabile il greggio con il Wti invariato a New York a 58,6 dollari al barile.