Italia al rallenty. S&P: "Incertezze nonostante i segni di ripresa"
Nonostante i segni di ripresa, Standard & Poor's mantiene un outlook negativo sul rating 'BBB' assegnato all'Italia causa dell'incertezza sulla capacita' di tenuta delle attuali tendenze economiche e politiche. E' quanto si legge in un rapporto dell'agenzia di classificazione.
Il Pil dell'Italia crescera' solo dello 0,5% tra il 2014 e il 2016. E' la stima contenuta in un rapporto di Standard & Poor's". A limitare la crescita, "nonostante qualche prova di un'inizio di ripresa economica e i minori venti contrari fiscali" sono "la debole domanda di lavoro", "le strette condizioni del credito" e le "condizioni deflazionistiche". "Anche nel 2016, il prodotto dell'economia italiana restera quasi del 7% al di sotto dei livelli del 2007".
A fine 2014 il debito pubblico italiano salira' al 134% del Pil ed e' essenziale che il governo attui riforme strutturali che stimolino la crescita. "Dal nostro punto di vista - sostiene S&P - quest'anno decisioni politiche chiave potrebbero avere un rilevante impatto sulla performance economica, e quindi sulle finanze pubbliche", si legge in un rapporto dell'agenzia di rating, "se l'attuale coalizione di governo dovesse attuare riforme strutturali a favore della crescita, soprattutto nel mercato del lavoro, il potenziale di crescita dell'Italia potrebbe migliorare".
"Cio' potrebbe ridurre la frammentazione del mercato del lavoro italiano e decentralizzare la fissazione dei salari, promuovendo la flessibilita' e l'occupazione", si legge ancora nel rapporto, "una governance migliorata potrebbe poi fare molto per ridurre il debito". "Decenni di problemi di governance hanno contribuito all'elevatissimo debito netto dell'Italia", prosegue Standard & Poor's, che sottolinea l'essenzialita' di una riforma elettorale, in quanto il sistema attuale porterebbe a "coalizioni piu' frammentate e a un'azione politica potenzialmente debole".