Sace, i lavoratori incrociano le braccia: indetto lo sciopero. Ma l'azienda replica con numeri e premi - Affaritaliani.it

Economia

Sace, i lavoratori incrociano le braccia: indetto lo sciopero. Ma l'azienda replica con numeri e premi

Nel mirino dei sindacati anche ristrutturazioni a ripetizione, organigrammi “fantasma”, mancate tutele su smart working e straordinari non pagati

di redazione

Sace, i lavoratori incrociano le braccia

Giovedì 22 maggio 2025, dalle 11.00 alle 12.00, i lavoratori e le lavoratrici del Gruppo SACE incroceranno le braccia. La mobilitazione, indetta unitariamente dalle Rappresentanze Sindacali FISAC CGIL e FIRST CISL, nasce da un malessere profondo: accuse di vertici “sordi” al dialogo, un clima di intimidazione diffuso, accordi aziendali disattesi e un’emorragia di dimissioni mai vista prima.

Nel mirino dei sindacati anche ristrutturazioni a ripetizione, organigrammi “fantasma”, mancate tutele su smart working e straordinari non pagati, a fronte di "brillanti risultati di bilancio" costruiti – denunciano – sulle spalle di personale esasperato. Lo sciopero di un’ora vuole essere un segnale forte alla dirigenza e al Ministero dell’Economia, azionista di controllo, per ripristinare relazioni industriali “vere” e un clima di rispetto professionale e umano.

Di seguito pubblichiamo il testo integrale della proclamazione di sciopero diffusa dalle RSA del Gruppo SACE.


 

La precisazione di Sace in merito allo sciopero 

Il diritto di sciopero è sacrosanto – e nella fattispecie stiamo parlando di una ora di sciopero - ed è fisiologico in qualsiasi processo trasformativo.

Alcuni chiarimenti sono tuttavia opportuni:

1. Non è il vertice il che non dialoga, ma le sole CGIL e CISL che si sono ritirate dal tavolo mentre le altre sigle continuano un fruttuoso confronto con l’azienda. 

2. Nessuna intimidazione da parte del Management, ma incoraggiamento a credere nel cambiamento e nel ruolo che ciascuno può svolgere a supporto del Paese. 

3. Nessun flusso inarrestabile di dimissioni, se non di livello fisiologico.

A fronte di tante accuse, la verità è questa:

SACE dal 2023 ha intrapreso un percorso di evoluzione profondo e senza precedenti, fatto di efficienza, lavoro per obiettivi, riduzione sprechi, meno forma e più sostanza. Un approccio sano, che evidentemente qualcuno può trovare scomodo.

Non stiamo parlando di tagli all’organico, non stiamo parlando di licenziamenti. Stiamo parlando di far lavorare al meglio le persone, formandole per svolgere attività a maggior valore aggiunto anche e soprattutto per le imprese italiane che utilizzano i servizi e le soluzioni di SACE. Con un obiettivo semplice e chiaro: onorare al meglio il mandato pubblico di SACE a supporto del tessuto produttivo nazionale, senza sprechi di tempo e risorse.

E i risultati parlano chiaro: con un aumento della produttività del 26% SACE ha realizzato l’utile lordo più alto di sempre (789 milioni di euro), e ha mobilitato 60 miliardi di euro a supporto della crescita delle imprese italiane, che hanno consentito di generare un impatto di 280 miliardi di euro sull’economia italiana da inizio Piano, contribuendo a creare o mantenere oltre 1,5 milioni di posti di lavoro.

E i premi per i dipendenti non mancheranno: in busta paga a maggio, i dipendenti di SACE riceveranno un premio variabile aziendale record (il premio variabile lordo di risultato varierà tra 2.145 euro e 5.940 euro, sulla base della figura professionale) e attraverso il Piano di Welfare SACE, potranno beneficiare di una iniziativa di ulteriori 800 euro in busta paga. A questa somma andrà poi aggiunta la quota del sistema incentivante. 

SACE peraltro vanta il modello di lavoro flessibile più evoluto in Italia, ha sperimentato per un intero anno la settimana corta e realizzato investimenti ingenti e costanti nella formazione delle proprie persone, affermandosi come un modello all’avanguardia e pluripremiato per innovazione organizzativa, come attestato a inizio maggio dal Politecnico di Milano a valle di un monitoraggio effettuato nell’intero 2024.