Safilo rimuove Vedovotto dalla poltrona di Ceo. Rumors: Hal, con Delgado svolta internazionale

@andreadeugeni
Una voce circolava già in azienda, ma si pensava fosse solo un cambio delle prime linee del management. Non del vertice in persona. Nuovo terremoto in Safilo.
Prima il cambio di proprietà, maturato a inizio 2010 con lo storico passaggio di consegne al termine di una delicata ristrutturazione fra la famiglia fondatrice Tabacchi e gli olandesi di Hal Holding Nv. Ora il cambio del timoniere.
Con una mossa a sorpresa, l'azienda padovana leader in Europa nella produzione degli occhiali, ha silurato l'amministratore delegato Roberto Vedovotto, conferendo l'incarico invece a Luisa Delgado, ex Sap, Ikea e Procter&Gamble che prenderà le redini dell'azienda a metà ottobre. Una decisione, comunicata al mercato con una nota a metà mattinata, che ha fatto crollare il titolo a Piazza Affari: -11,41% a 13,9 euro, i minimi di giornata.
Difficile capire quali siano le ragioni che hanno portato Hal a rimuovere dal suo incarico l'attuale amministratore delegato che rimarrà comunque nel board come consigliere non esecutivo. Le avvisaglie non c'erano visto che Vedovotto aveva appena rinnovato importanti licenze dopo lo scioglimento dell'ormai consolidata partnership con lo stilista Giorgio Armani ritornato a concedere invece la licenza di produzione degli occhiali alla concorrente Luxottica e il titolo da inizio anno aveva guadagnato il 135%, +260% in 12 mesi.

"Vedovotto è stato l'artefice di un importante processo di ristrutturazione e rilancio della società, ha lavorato sul debito e sul rimpiazzo della licenza Armani con altre licenze. La sua uscita, del tutto inattesa, ha sorpreso e deluso il mercato, che approfitta anche dell'occasione per prendere profitto di un titolo che era pienamente valutato", ha spiegato un analista finanziario di una banca italiana.
"I motivi per cui il titolo sta scendendo a mio avviso sono tre", ha affermato invece un analista di una casa d'affari straniera. In primo luogo, l'esperto ha sottolineato come "nell'ultimo anno e mezzo il track record di Vedovotto sia stato positivo". In seconda battuta, "il mercato non conosce Delgado e quindi c'è stata un po' di incertezza. Terzo aspetto: ci sono alcune prese di profitto sull'azione", ha concluso l'analista.
Secondo alcuni rumors raccolti da Affaritaliani.it, la svolta sarebbe maturata da un mix di fattori: la richiesta agli olandesi di Hal da parte di Vedovotto, di nuovo in carica a Padova da fine 2008, di un aumento della propria remunerazione e dalla voglia della proprietà di conferire all'azienda un respiro più internazionale con un cambio di management che fosse anche espressione del nuovo azionariato che avrebbe in mente anche un delisting del titolo.
Il Ceo era stato infatti richiamato in azienda dal patron Vittorio Tabacchi dopo una parentesi di due anni in Lehman Brothers e in Nomura Bank aveva portato a termine l'aumento di capitale che aveva avuto anche come conseguenza il cambio radicale nel capitale sociale del gruppo. Il manager, che è anche azionista della società con circa 240 mila azioni per un totale, al cambio di oggi, di oltre tre milioni di euro è stato complessivamente al timone dell'azienda per circa nove anni: nel periodo 2002-2006 e dal 2009 al 2013.