Economia
Arriva la 'carta famiglia'. Sconti per trasporti, cultura e sport
Via libera in legge di stabilità alla «card» destinata alle famiglie «con almeno tre figli minori a carico» che dà accesso a sconti per l’acquisto di beni e servizi «ovvero a riduzioni tariffarie con soggetti pubblici o privati che intendano contribuire all’iniziative». È quanto prevede un emendamento approvato dall’Aula della Camera. La carta, che avrà valore biennale, sarà rilasciata dai Comuni «previo pagamento degli interi costi di emissione», con criteri e modalità stabilite sulla base dell’Isee con decreto dei ministero del Lavoro di concerto con il Mef e il Mise. La carta famiglia è funzionale «alla fruizione dei biglietti famiglia ed abbonamenti famiglia per servizi di trasporto, culturali, sportivi, ludici, turistici ed altro». Arrivano anche 7 milioni, 2 nel 2016 e 5 nel 2017, per finanziare il fondo perla distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti. L’aula della Camera ha approvato per questo un emendamento alla Legge di Stabilità. Il fondo è previsto da una legge del 2012 e prevede la consegna del cibo a famiglie indigenti attraverso organizzazioni caritatevoli. Saltato invece, venerdì sera, l’emendamento alla legge di stabilità approvato dalla Commissione Bilancio della Camera che prevedeva di destinare alle imprese del Sud una riserva di almeno il 20% delle risorse della Nuova Sabatini per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, del Fondo di garanzia per le Pmi e delle misure per l’internazionalizzazione delle imprese.
Intanto la discussione continua. Il governo ha presentato un pacchetto di emendamenti per l’Aula, 26 aggiustamenti che sono stati dichiarati ammissibili venerdì sera . L’opposizione non ha preso bene la scelta del governo di chiedere dei cambiamenti alla Finanziaria dopo che la commissione Bilancio ha dato faticosamente il via libera: «Non è bastato il suk indecente in commissione Bilancio: 5 giorni di ritardo, accampamento di lobbisti, etc- ha sottolineato il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta - Adesso il suk indecente è anche l’Aula. Non si vedevano queste cose dalla prima Repubblica. Rimarremo qui giorno e notte perché parleremo al Paese. Voglio dire al governo: vergogna!». «Questo governo di azzeccagarbugli prende in giro il Parlamento», ha commentato il capogruppo di Sinistra Italiana Arturo Scotto. L’Aula della Camera però è andata avanti con le votazioni. Il via libera è atteso nel fine settimana. L’obiettivo è chiudere sabato. In ogni caso, maggioranza ed opposizione hanno trovato un’intesa per esaminare circa 150 emendamenti segnalati dai gruppi stessi.
Un’altra modifica voluta dal governo prevede che slitti al 30 giugno 2016, dal 31 marzo, il termine entro cui la presidenza del Consiglio dovrà comunicare l’ammontare delle risorse disponibili per finanziare la proroga al 2017 della decontribuzione per i nuovi assunti a tempo indeterminato nelle regioni del Sud. L’entrata in vigore della misura è subordinata infatti al monitoraggio delle risorse non vincolate dal Piano nazionale di coesione e al via libera dell’Ue. Il pacchetto di emendamenti del governo prevede, tra l’altro, che non sia più automatico il reperimento delle risorse dal 2018 da destinare al fondo per l’accesso al credito bancario e sostegno agli investimenti delle aziende confiscate alla criminalità organizzata, per cui resta comunque confermata la dotazione di 10 milioni di euro all’anno nel triennio 2016-2018. Un altro emendamento presentato dall’esecutivo riduce il Fondo per il finanziamento del 2 per mille alle associazioni culturali da 110 a 100 milioni di euro. La misura si rende necessaria poiché le micro-misure contenute negli emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio della Camera, che hanno trovato copertura nel Fondo per interventi strutturali di politica economica (Ispe), hanno comportato l’impiego di maggiori risorse rispetto a quanto previsto dal ddl. Viene contestualmente ridotta anche la dotazione del fondo Ispe. Un’altra proposta di modifica riduce il contributo al comune di Campione d’Italia da 12 milioni a 9 milioni di euro. Un emendamento chiarisce poi che per i gruppi multidisciplinari istituiti per l’attuazione delle linee guida volte a rendere operativo il Percorso di tutela delle vittime di violenza non è prevista l’erogazione di indennità, gettoni, rimborsi o altri emolumenti. Si prevede inoltre che il decreto del ministero dell’Istruzione che conterrà il piano straordinario per la chiamata di professori di prima fascia sarà emanato entro il 31 gennaio del 2016 e non di ciascun anno del biennio 2017-2018 come previsto dal testo approvato dalla commissione Bilancio.