Energia, innovazione, competitività: le 10 priorità di Confindustria
Sono dieci le priorità indicate da Confindustria per rilanciare il progetto europeo, in vista delle prossime elezioni europee. Ai futuri eurodeputati - ha spiegato il presidente, Giorgio Squinzi, in conferenza stampa - Confindustria chiede un impegno attivo in Europa, volto a promuovere con determinazione ed efficacia i cambiamenti necessari per rilanciare crescita e competitivita'.
La prima delle priorita' e' la realizzazione di un'unione economica e monetaria autentica che vada oltre il dogma dell'austerita' e integri le politiche economiche e fiscali. La seconda e' l'industrial compact, in particolare il rilancio del manifatturiero; di fronte al dramma della disoccupazione giovanile la sfida principale e' tornare a crescere "facendo perno sul ruolo trainante dell'industria". Il terzo punto sono le politiche energetiche, climatiche ed ambientali "realistiche, coerenti ed efficaci" che rimettano al centro la competitivita' delle imprese europee. Quarta priorita' e' l'implementazione di ricerca e innovazione, che devono essere "il pilastro della politica economica e industriale". Occorre poi promuovere la competitivita' delle Pmi, attraverso politiche coerenti con il criterio 'think small first' e con i principi dello small business act. Necessario inoltre riportare il manifatturiero al centro della programmazione dei fondi strutturali, evitando la dispersione delle risorse e gli errori del passato.
Secondo Confindustria bisogna poi agire per garantire un'effettiva libera circolazione di beni, servizi, persone e capitali, rafforzando il mercato unico e perseguendo l'obiettivo dell'obbligatorieta' dell'indicazione di origine sui prodotti di consumo. L'ottava priorita' e' investire nelle reti per collegare merci, dati e consumatori e dare rapida attuazione all'agenda digitale. L'Europa deve poi perseguire una politica commerciale a sostegno del tessuto industriale: gli obiettivi sono la conclusione dei negoziati in corso a partire da quello con gli Usa, l'eliminazione delle barriere tariffarie e non, un migliore accesso ai mercati degli appalti pubblico, dei servizi e degli investimenti e l'armonizzazione degli standard normativi. La decima e ultima priorita' e' la creazione di un nuovo modello sociale europeo: l'Europa, secondo Confindustria, "deve giocare un ruolo decisivo nello sviluppo di un modello sociale moderno attraverso un'organizzazione del lavoro piu' flessibile e dinamica, sistemi di formazione che accompagnino gli individui lungo tutto l'arco della vita lavorativa, servizi per l'impiego orientati all'occupabilita' e un welfare, equo, attivo e sostenibile". "Il 2014 - scrive Confindustria - sara' decisivo: abbiamo bisogno di una nuova visione per i cittadini e per le imprese, che ponga le basi per un'Europa piu' attenta alla crescita e all'occupazione". In questo quadro, ha detto Squinzi, "l'Italia deve riconquistare quel posto da protagonista che le spetta nello scacchiere europeo".