Renzi: "Tagli ai manager giusti". E Della Valle attacca Moretti
Tutti contro tutti. L'affermazione di Moretti ("se mi tagliate lo stipendio di 850 mila euro me ne vado") ha aizzato la discussione. L'attacco più duro è arrivato da concorrente Diego Della Valle, azionista di Ntv. "Se Moretti avesse il coraggio e la dignità di andarsene, troverebbe milioni di italiani pronti ad accompagnarlo a casa: sono tutti i viaggiatori costretti a viaggiare con tanti disagi sui treni delle ferrovie Italiane, costretti a subire ritardi ingiustificati, a viaggiare su treni vecchi, ad usare stazioni decrepite e poco sicure, senza nessun rispetto per la loro dignità. Spetta a loro, infatti, il diritto di giudicare come le Ferrovie dello Stato sono gestite".
Continua mr Tod's: "E' ora di alzare il velo sulle Ferrovie dello Stato e su Moretti, per capire perché la politica è succube di questo signore. Bisogna fare chiarezza su tutti i rapporti che intercorrono fra le Ferrovie, Moretti e i politici che,tranne qualche rara eccezione, sono completamente appiattiti su di lui, permettendogli di fare tutto quello che vuole". "Se vogliamo davvero cambiare l'Italia - insiste Della Valle - e riportare al centro dell'attenzione gli interessi ed i bisogni dei cittadini e non quelli delle vecchie corporazioni, gente come Moretti deve essere mandata a casa subito e con determinazione. Con chiarezza ed onestà, va fatto sapere ai cittadini quanto costa loro mantenere una società come le Ferrovie dello Stato e se è giusto pagare a Moretti lo stipendio che percepisce, a fronte dei servizi che fornisce a chi viaggia".
Renzi non ha fatto una piega. Dopo aver accolto l'affermazione di Moretti con un semplice "capirà", è tornato sulla questione: "Non è possibile che l'ad di una società guadagni 1.000 volte in più dell'ultimo operaio, torniamo a un principio di giustizia sociale. Noi non molliamo". La linea del "ce ne faremo una ragione", adottata con l'amministratore delegato di FS, vale anche per Confindustria e sindacat: "Non mi interessa il consenso di questa o quell'associazione", ha detto il premier. Mi interessa il consenso delle famiglie italiane. Squinzi e Camusso sono la strana coppia".