Tasi, proroga quasi sicura. M5S attacca: "Renzi usa la Cdp come un bancomat"
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Il nodo dei tempi di pagamento della Tasi, l'imposta sui servizi indivisibili del Comune d'appartenza, sarà sciolto in settimana e con molta probabilità approderà verso una proroga breve, a luglio o a settembre (dal termine iniziale del 31 maggio). Secondo la senatrice grillina, Barbara Lezzi, intervistata da Affaritaliani.it, "la decisione verrà rinviata però a dopo le elezioni, anche se i Comuni volevano avere dei chiarimenti entro il 23 maggio". L'esponente del M5S a Palazzo Madama sottolinea come il "problema del governo" sia quello di "di avere un'anticipazione di cassa di due miliardi, per garantire il regolare svolgimento dei servizi" da parte delle municipalità. Ma come farà, visto che i soldi non ci sono? "Userà, come hanno fatto gli ultimi esecutivi, la Cassa Depositi e Prestiti come un bancomat".
Il 31 maggio scadrà il limite per i consigli comunali per varare le nuove aliquote sulla Tasi e siamo ancora in alto mare. L'Anci ha chiesto un rinvio. Cosa succederà?
"Era un problema che il M5S ha posto fin dall'inizio".

Da quando?
"La regolamentazione di Tasi e Tari era stata inserita nel decreto Salva-Roma che è stato rinviato per tre volte. Il M5S si è sempre posto il problema se non fosse stato il caso di stralciare quella parte e inserirla invece in un provvedimento a parte. Il salva-Roma era viziato da un problema di fondo che era di dare i soldi al sindaco della Capitale Ignazio Marino da parte del Partito Democratico".
E quindi?
"Avevamo chiesto di regolamentare prima di tutto la Tasi. Ora l'Anci ha chiesto un rinvio, perché la maggior parte dei consigli sono sciolti in vista delle amministrative. Non credo che sarà possibile concederlo perché il governo avrebbe bisogno di avere un'anticipazione di cassa di due miliardi".
Risorse che al momento non ha...
Esatto, a meno che non si rivolga, come sempre fa in questi casi, alla Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) per farseli anticipare. E' l'unica soluzione praticabile".
Il Ministero dell'Economia dovrebbe decidere questa settimana...
"Sì, anche se è molto probabile che la decisione verrà rinviata a dopo le elezioni. Ricordo però che i Comuni volevano avere dei chiarimenti entro il 23 maggio".

E quindi, alla fine arriverà la proroga?
"Probabilmente sì, perché entro il 31 maggio le municipalità non ce la faranno ad adottare le delibere. Ci sono una serie di conti complessi da fare: il governo ha concesso ai Comuni di aumentare l'aliquota fino al 6 per mille e concedere detrazioni, che sono una possibilità. Il problema, dunque, è dove trovare i soldi che saranno anticipati dalla Cdp. Attore che gli ultimi governi hanno sempre usato come un bancomat. L'alternativa è interrompere i servizi a livello comunale".