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Economia
Tassa sugli extraprofitti: "Una grande presa in giro del governo Meloni"

La tassa sugli extraprofitti delle banche. Francesco Silvestri (M5s) ad Affaritaliani.it: "Un fallimento del tutto prevedibile"

Che fine ha fatto la tassa sugli extraprofitti delle banche? "Lo Stato non ha visto neanche un euro", ammette il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, durante il question time alla Camera. L'imposta, lanciata la scorsa estate, era stata spacciata come una manna dal cielo: incassare alcuni miliardi di euro per tagliare le tasse e aiutare le famiglie e imprese.

Niente di tutto questo è successo. Gli istituti bancari hanno aggirato la norma per evitare di pagare l'imposta, mentre il governo fingeva che il rinforzo patrimoniale le avrebbe spinte a concedere più prestiti. Ma i dati parlano chiaro: i margini di interesse a favore degli istituti di credito continuino ad aumentare. Nel 2023, le banche hanno incassato 28 miliardi di utili, mentre le rate dei mutui sono esplose del 70%.

"Un fallimento totale e prevedibile", dice Francesco Silvestri, capogruppo alla camera del M5S, intervistato da Affaritaliani.it proprio in vista della protesta del M5S per accelerare l'approvazione della proposta di legge volta a tassare gli extraprofitti bancari.

Il 14 maggio, dalle ore 17, il M5s protesterà davanti al Mef contro gli utili delle banche che aumentano i mutui. Qual è l'obiettivo principale della vostra protesta? 

Palesare la grandissima presa in giro del governo Meloni sul tema degli extraprofitti bancari. È un anno e mezzo che il M5s chiede, con la mia proposta di legge, di restituire un fondo tramite una tassazione degli extraprofitti che vada a ristorare e ridistribuire risorse a chi ha avuto una rata del mutuo aumentata del 70-80% e non ha quell'economie familialiari tali da permettergli di affrontare questa spesa.

Il governo Meloni ha fatto finta di intervenire. Quando abbiamo chiesto al Ministro Giorgetti di comunicarci i risultati del loro procedimento (che noi abbiamo contestato dall'inizio) ci ha detto che nelle casse dello Stato sono entrati zero euro: insomma, un fallimento totale e del tutto prevedibile.

Quindi l’imposta sui profitti delle banche si è rivelata un flop?

Sapevamo sarebbe stato un flop già il giorno dopo l'emanazione del provvedimento della Meloni, perchè è chiaro che è stata un'enorme presa in giro fatta sulla pelle delle persone e che nessuna banca avrebbe versato un solo euro allo Stato, continuando a macinare utili,

LEGGI ANCHE: Tassa extraprofitti, Giorgetti certifica il flop: "Nessuna banca ha pagato"

Il governo sosteneva che sarebbero entrati 2-3 miliardi dagli istituti di credito, con la Meloni che aveva definito i profitti bancari “ingiusti”. Poi però il decreto è stato modificato per permettere che le banche potessero evitare di pagare l'imposta. Perché il governo ha fatto marcia indietro?

Perchè bisogna accreditarsi in certi mondi e la Meloni usa le difficoltà delle persone per accreditarsi con i poteri forti, sia per le questioni geopolitiche che per quelle economico-finanziarie. E lo fa per rimanere in piedi perchè i risultati del suo governo sono pessimi. La premier aveva anche previsto che, grazie alla sua riforma, sarebbero aumentati i prestiti dei confronti di famiglie e imprese, il Def invece segnala che sono diminuiti del 3,3%. Quindi non c'è una cosa vera che ha detto, e statisticamente non è nemmeno facile mentire. E purtroppo a rimetterci non è il M5s ma sono le persone che meritavano un aiuto del genere.

Ma come si è arrivati a questo?

Probabilmente Giorgia Meloni è stata raggiunta da qualche telefonata che le ha suggerito di tornare indietro, perchè non c'era nessuna intenzione di pagare alcun tipo di tassa anche se le banche facevano 28 milioni di utili. Io credo che ci siano state delle pressioni esterne, altrimenti non si spiegherebbe un cambio d'atteggiamento tale. Addirittura la Meloni, attraverso dei video, aveva fatto annunci che andavano nella direzione della proposta del M5s e poi? Si è rimangiata tutto, e purtroppo i danni economici e sociali si vedono. Le case stanno andando all'asta e un milione di persone non ce la fanno, perchè è difficile sostentarsi quando ti aumentano la rata del mutuo di 700 euro e corri il rischio di perdere la casa.

Pressioni esterne? A chi si riferisce?

A chi non era interessato a pagare queste tasse. È l'unica risposta che mi sono dato rispetto ad un cambio di direzione del genere.

Come coinvolgerete le altre forze di opposizione nella vostra battaglia?

Questa battaglia, nasce un anno e mezzo fa, quando il problema era solo in rampa di lancio.  Le rate erano aumentate del 30%, ma non erano arrivate a queste percentuali. Dopo 15 mesi siamo passati dal 30% al 70%. Il 15 marzo 2023, in un question time, ho presentato alla Meloni la nostra proposta di legge rispetto al tema. In quell'occasione lei ci liquidò con il Superbonus, non sapendo minimamente cosa dire.

Ora noi stiamo continuando a fare pressioni affinchè la vera tassa degli extraprofitti, proposta dal M5s, possa entrare in vigore. All'inizio l'opposizione era molto timida, con il tempo, soprattutto Verdi e Sinistra, hanno visto la bontà di questa proposta e si sono uniti. Anche il Pd non ha mai votato contro.

In che modo tassare le banche può essere d'aiuto a coloro che stanno vivendo difficoltà finanziarie, o peggio, rischiano di perdere la casa?

Perchè questi profitti derivano da politiche sbagliate della Bce. Sono utili straordinari e quindi extraprofitti. Mettendo in un fondo tre o quattro miliardi del gettito previsto dalla proposta Silvestri si possono attuare quelle politiche di ridistribuzione volte a ristorare parte dell'aumento delle rate dei mutui, soprattutto di quelle fasce di reddito che non riescono più ad arrivare a fine mese e rischiano di vedere la propria casa messa all'asta. I dati ci danno ragione, purtroppo, e tutto quello che sta succedendo era previsto e prevedibile.

Cosa si augura che possa cambiare con questa protesta?

Che i diretti interessati possano vedere con i propri occhi l'enorme presa in giro. Non mi aspetto nulla da questo governo, nè un'inversione di marcia, nè una maggiore sensibilità verso chi non ce la fa (e parlo anche di quel ceto medio di cui loro si riempiono la bocca). Quest'operazione è volta a mostrare, in maniera trasversale, la verità alla cittadinanza per far capire i veri intenti del governo: accreditarsi verso i poteri forti (qualsiasi essi siano) e l'aver dimenticato il giorno dopo le urne le promesse fatte il giorno prima. 






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