Telecom rivede l'utile dopo tre anni. Cedola solo per le risparmio
Telecom Italia torna all'utile dopo tre anni. Il gruppo - si legge in una nota - ha registrato nel 2014 un utile netto consolidato pari a 1,35 miliardi di euro, che si confronta con la perdita di 674 milioni registrata nel 2013.
Il cda ha deciso di proporre all'assemblea degli azionisti, convocata per il 20 maggio, di distribuire il dividendo solo per le azioni di risparmio. Ai soci di risparmio - si legge in una nota - viene confermata una cedola di 2,75 euro per azione per un totale di circa 166 milioni di euro.
"Nel corso del 2014 - afferma il presidente, Giuseppe Recchi - Telecom Italia ha avviato con successo il processo che la sta portando a essere una public company, orientata alla creazione di valore per tutti gli stakeholder e a favorire lo sviluppo e la crescita dei Paesi in cui operiamo. Abbiamo l'ambizione di guidare la prossima generazione del progresso del nostro paese e il ritorno all'utile e' per il nuovo consiglio motivo di grande soddisfazione".
"L'andamento positivo del business dei primi mesi del 2015, in linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissati, conferma - commenta l'amministratore delegato, Marco Patuano - che Telecom Italia e' sulla giusta traiettoria e sta tornando al ruolo che le compete di operatore di primaria importanza nel settore delle telecomunicazioni".
Il risultato operativo del gruppo nel 2014 e' stato pari a 4,53 miliardi di euro, in crescita del 67% rispetto al 2013; i ricavi si sono attestati a 21,5 miliardi (-7,8%) e il margine operativo lordo a 8,78 miliardi (-7,9%). Per il 2015 Telecom prevede "in coerenza con le dinamiche descritte nel piano triennale 2015-2017, un progressivo miglioramento della performance operativa sia sul mercato domestico (con obiettivo di stabilizzazione dell'Ebitda nel 2016) sia in Brasile".
Telecom, inoltre, ha fatto sapere di aver ha avviato il collocamento di un prestito obbligazionario fino a 2 miliardi di euro, con scadenza a marzo 2022. I proventi raccolti con il bond "verranno usati per far fronte al piano di investimenti recentemente annunciato", spiega Telecom. Nel dettaglio, si tratta di un prestito obbligazionario 'unsecured' di tipo 'equity-linked' da 1,5 miliardi di euro, che potra' essere incrementato fino a un massimo di ulteriori 500 milioni di euro, con scadenza il 26 marzo 2022. L'offerta e' rivolta esclusivamente a investitori istituzionali qualificati e il collocamento parte subito. Telecom convochera' i soci in assemblea straordinaria entro il 30 giugno per ottenere il via libera a un aumento di capitale da riservare esclusivamente al servizio della conversione delle obbligazioni; "subordinatamente al buon esito del collocamento", precisa Telecom, sara' quindi integrata l'agenda dell'assemblea gia' convocata per il 20 maggio. Le obbligazioni - si legge ancora nella nota - saranno offerte con una cedola fissa compresa tra lo 0,875% e il 1,375% annuo, pagabile in via posticipata su base semestrale il 26 settembre e il 26 marzo di ogni anno; l'ammontare finale del bond e l'entita' della cedola saranno annunciati domani. Bnp Paribas e Jp Morgan sono 'joint global coordinator' e 'joint bookrunner' dell'offerta; Barclays, Citi, Credit Suisse e Unicredit agiscono come 'joint bookrunner'.