Telecom/ Bernabè al centro del risiko telefonico. Duello Slim-Telefonica si sposta su TI

Il risiko nel settore delle telecomunicazioni europee è ormai ripartito e la decisione di America Movil, del miliardario messicano Carlos Slim, di lanciare un'offerta sul 70% di Kpn che ancora non possiede per 2,4 miliardi di euro lo conferma. Una mossa che potrebbe mettere a rischio la cessione delle attività tedesche di Kpn, E-Plus, destinate a fondersi con quelle di Telefonica per creare il principale operatore mobile tedesco col marchio O2 e a seconda delle reazioni dei due gruppi coinvolti potrebbe avere un impatto determinante per il futuro di Telecom Italia.
L'ex monopolista italiano entro il mese prossimo dovrebbe infatti vedere la disdetta del patto che governa Telco (22,4% di Telecom Italia) da cui hanno già fatto sapere di volersi sfilare due dei tre azionisti italiani (Generali, che di Telco ha in portafoglio il 30,58%, e Mediobanca, socia all'11,62% della holding).
In caso di accordo in Germania e via libera all'integrazione di E-Plus in O2 è possibile che Slim, che già aveva provato, inutilmente, ad aprire una trattativa con Marco Tronchetti Provera per rilevarne le quote in Olimpia assieme agli americani di At&t nel 2007, prima della stoccata vincente di Cesare Allierta, si faccia avanti per rilevare le quote dei due azionisti in uscita, divenendo il secondo maggior azionista del gruppo italiano subito alle spalle di Telefonica e con Intesa Sanpaolo (11,62% di Telco) che a quel punto potrebbe svolgere il ruolo, determinante, di ago della bilancia in grado di determinare il destino di Telecom Italia.
In caso contrario, se Slim chiudesse la porta in faccia a Telefonica in Germania, è probabile che sia lo stesso Alierta a non voler correre rischi inutili, anche considerando le attività latino-americane del gruppo italiano, persino più strategiche di quelle italiane per Telefonica. In quel caso però un "via libera" politico sarebbe indispensabile, visto che se dovesse rilevare anche solo pro quota le azioni di Telecom Italia finora in mano a Generali e Mediobanca il gruppo spagnolo diverrebbe di fatto il dominus incontrastato del gestore italiano, che indipendentemente da come finirà la contesa tra Slim e Alierta è secondo molti analisti destinato ad essere sempre più considerato una preda potenziale in grado di fare gola a molti.