Economia
Telecom, verdetto su golden power 19 settembre. Rumors

All'esame dei tecnici di Palazzo Chigi il controllo potenziale dei francesi di Vivendi sull'ex monopolista telefonico
Ci vorranno ancora un paio di settimane per conoscere il primo verdetto della partita che ruota attorno a Telecom-Vivendi e al possibile esercizio del golden power da parte del Governo. Lo scrive il Sole 24 Ore aggiungendo che ieri il gruppo di coordinamento, che affianca Palazzo Chigi nel dossier, ha infatti deciso di prorogare al 19 settembre la conclusione dell'istruttoria avviata agli inizi di agosto per accertare l'eventuale omessa notifica da parte del gruppo francese Vivendi del controllo di fatto su Telecom Italia. La deadline originaria era fissata al 4 settembre.
In attesa di trovare il successore di Flavio Cattaneo, sul tema, ieri intervenuto il presidente Arnaud de Puyfontaine, anche Ceo di Vivendi, che ha ribadito che il colosso francese dell'enterteinment non esercita "alcun controllo di fatto su Telecom Italia" poiché "la partecipazione non è sufficiente" a determinare "in modo stabile un'influenza dominante sulle assemblee" della compagnia.
Sebbene sia l'azionista "principale" della società telefonica "tutti i dati empirici rivelano senza equivoci che non è in posizione di controllo nelle assemblee" e che "non ha il potere di dirigere le politiche finanziarie e operative di Telecom Italia, ai sensi delle norme Ifrs 1°". Piuttosto, ha aggiunto Vivendi, è in grado di "favorire una politica a lungo termine di sviluppo delle convergenze tra telecomunicazioni e contenuti".
Intanto, è durato solo una seduta il rimbalzo di Telecom Italia in Borsa. Le azioni del gruppo delle telecomunicazioni, che ieri avevano risollevato la testa dopo un agosto nero in Borsa, scivolano dell'1,1% all'indomani della conferma della posizione di Vivendi sul nodo del controllo: non c'e' "alcun controllo di fatto" su Telecom italia, ha comunicato il gruppo francese, "in quanto la sua partecipazione nel capitale della societa' non e' sufficiente da permettergli di esercitare in modo stabile un'influenza dominante in occasione delle assemblea generali degli azionisti di Telecom Italia".
Il ruolo di Vivendi, azionista con quasi il 25%, in Telecom Italia è da settimane sotto la lente della Consob e del Comitato competente per il golden power ma l'incertezza sull'esito delle verifiche - che potrebbero portare Vivendi a dover consolidare il debito di Telecom e, per quanto riguarda la mancata notifica del ruolo di direzione e coordinamento, a ricevere una sanzione - sta chiaramente penalizzando il titolo in Borsa: ad agosto le Telecom sono state tra le peggiori del Ftse Mib cedendo il 7,5% circa.
"La vicenda del golden power continua a rappresentare un motivo di incertezza piu' che altro di natura politica" ribadisce una casa di investimento. "Le discussioni politiche a livello internazionale giocheranno certamente un ruolo importante in questa vicenda", aggiunge un altro broker. Tra l'altro i tempi per il chiarimento sembrano allungarsi visto che il Comitato di coordinamento di Palazzo Chigi ha deciso di prorogare al 19 settembre la fine dell'istruttoria (prima attesa per il 4 settembre) per accertare l'eventuale omessa notifica da parte di Vivendi.