Tim, il piano di Elliott per una public company
Il fondo Usa punta a un ricambio dei consiglieri per frenare Vivendi
Fare di Tim una public company, in puro stile americano. Il giorno dopo il blitz di Elliott, il fondo Usa di Paul Singer, nella società tlc con un rastrellamento del 6% del capitale, emergono i primi dettagli sulla strategia di Elliott per Tim. Sbagliato lasciare troppo campo libero a Vivendi, attuale azionista di riferimento con una quota del 24%. Molto meglio una società ad azionariato diffuso, che possa evitare a Tim pericolosi contenziosi e conflitti di interesse, come quello in corso con Mediaset.
Nei piani di Elliot dunque c'è per prima cosa la volontà di intervenire sul board, con un ricambio dei consiglieri. La sfida si sposta in assemblea dove, ricorda il CorSera, fondi italiani ed esteri detengono il 60% del capitale. Per questo la mossa successiva sarà raccogliere le deleghe di quegli azionisti che mal sopportano Vivendi.
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