Economia
Trattativa Stato-Benetton, l'indagine tocca il governo: rimborsi non dovuti



Sentito come persona informata sui fatti un alto dirigente, il direttore generale del reparto autostrade e concessioni, Felice Morisco
Vendita Autostrade, i molti lati ancora oscuri della vicenda
L'indagine che doveva restare top-secret della Procura di Roma sulla vendita della società Autostrade allo Stato attraverso Cdp effettuata dalla famiglia Benetton prosegue. Gli inquirenti vogliono chiarire diversi punti oscuri sulla cessione del gruppo imposta dal governo alla famiglia trevigiana in seguito alla tragedia del ponte Morandi. La Procura, ha deciso - si legge sulla Verità - di sentire come persona informata sui fatti un alto dirigente dello Stato: Felice Morisco. Si tratta del capo della direzione generale per strade e autostrade e per la vigilanza sulle concessioni del ministero delle Infrastrutture. Morisco sarebbe stato ascoltato dagli inquirenti nel gennaio scorso per questa vicenda.
Ad aprile La Verità ha raccontato del miliardo che Atlantia-Benetton ha ottenuto con la scusa dei rimborsi Covid. Ebbene, il direttore del ministero che ha materialmente discusso e accolto le richieste dei gestori è stato proprio Morisco. In una riunione del 5 ottobre 2020 - riporta La Verità - li ha autorizzati a rivedere i loro piani finanziari "in relazione all'evoluzione dell'emergenza sanitaria". E c'è anche la sua firma nella concessione della Brescia-Padova ad Albertis-Atlantia (ancora i Benetton), nonostante una sentenza del Consiglio di Stato sulla decadenza dell'accordo nel gennaio 2019. Molti gli intrecci e le cose ancora da chiarire, l'indagine prosegue e tocca sempre di più il governo.