Multe in autostrada, possibile valanga di ricorsi per il Tutor - Affaritaliani.it

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Multe in autostrada, possibile valanga di ricorsi per il Tutor

L’interrogazione al Ministero sugli autovelox che non sarebbero omologati. Il documento

di redazione

Multe in autostrada, possibile valanga di ricorsi per il Tutor

E se tutte le multe comminate dagli autovelox in autostrada potessero essere contestate con grandi possibilità di vincere? La domanda gira da un po' sui forum degli automobilisti, soprattutto dopo la sentenza della Cassazione del 14 maggio 2025, che di fatto ribadisce quanto aveva già detto nel 2024 in due occasioni distinte. Ovvero che senza omologazione la sanzione è illegittima. Nell'occasione aveva annullato 13 verbali di accertamento. Verbali ovviamente emessi su strade "normali". Insomma, non sulle autostrade che percorrono la Penisola in lungo e in largo. E che sono ampiamente "sorvegliati" da una rete di sistemi di controllo della velocità, i famosi tutor, per un totale di 200 tratte monitorate. Ovvero quasi 2000 km.

Tutor, l'interrogazione della senatrice IV Raffaella Paita

Questi tutor sono omologati? Pare proprio di no, almeno stando a una interrogazione a risposta scritta depositata dalla senatrice di Italia Viva Raffaella Paita. Che scrive: "In data 20 giugno 2024 il MIT ha approvato il sistema “Tutor 3.0”, prodotto dalla società Movyon S.p.A., controllata da Autostrade per l’Italia S.p.A.: tale approvazione risulta successiva alla sentenza della Corte di Cassazione, depositata in data 18 aprile 2024, che ha sancito la necessità dell’omologazione dei dispositivi in parola, rendendo pertanto dubbia la legittimità dell’approvazione sopra menzionata". Tradotto: non si capisce se il nuovo sistema possa reggere di fronte ad altre cause. Ma non è finita qui. Perché - scrive sempre Paita - "ad oggi, solo 26 delle 200 tratte risultano dotate del sistema Tutor 3.0, mentre le restanti 174 tratte sono ancora monitorate tramite il sistema precedente denominato “Sicve”, approvato con decreto ministeriale del 16 marzo 2016, ma anch’esso non omologato". SCARICA IL DOCUMENTO

Quasi 316mila  infrazioni a rischio di illeggimità?

Insomma, stando a Paita, potrebbe esserci una vera e propria valanga di ricorsi. Anche perché l'anno scorso, dal primo gennaio al 22 dicembre, sono state quasi 316mila le infrazioni per eccesso di velocità. Un numero enorme. A livello politico Paita chiede "quali iniziative urgenti il Ministero intenda adottare per dirimere tempestivamente la questione esposta in premessa, anche in considerazione dell’approssimarsi della stagione estiva e della concreta possibilità che si verifichi un contenzioso massivo in seguito alle sanzioni irrogate". Chissà adesso che cosa succederà: i tribunali sono già abbastanza intasati e il rischio è davvero alto...