Twitter non vuole fare come Facebook. E punta a un debutto prudente a WS

@andreadeugeni
Il sito di microblogging Twitter non vuole fare una figuraccia come quella di Facebook sui listini azionari, quando il titolo del social network fondato da Mark Zuckerberg cadde rovinosamente dubito dopo la quotazione (prezzo finale delle azioni in rosso sotto il prezzo apertura), rovinando il debutto al New York Stock Exchange (Nyse). E così punta a un'Ipo molto prudente.
L'ipotesi è quella di raccogliere intorno agli 1,6 miliardi di dollari, attraverso la vendita di circa 70 milioni di azioni, fissate a un prezzo oscillante tra 17 e 20 dollari (forchetta), più altre 10 milioni di azioni pronte ad essere immesse sul mercato se l'offerta dovesse incontrare il favore degli investitori. In tutto, si tratta di circa il 13% del capitale del gruppo con sede a San Francisco, ma nessuno degli attuali azionisti cederà la propria quota.
In tal modo il valore complessivo dell'azienda sarebbe intorno agli 11 miliardi di dollari. Meno, dunque, delle stime più ottimiste da 15 miliardi attese da alcuni analisti per il social media e varrebbe soltanto una frazione del valore di Google e Apple, rispettivamente a 342 e 483 miliardi di dollari (Facebook attualmente vale 128 miliardi di dollari), ma potrebbe invogliare gli investitori a sottoscrivere l'offerta con la prospettiva di un buon affare e margini di apprezzamento del titolo.
Secondo alcune indiscrezioni le banche che garantiscono il collocamento intendono far partire il road show che dovrebbe durare due settimane il prossimo lunedì da Wall Street, con tappe a Boston prima di toccare Chicago, San Francisco, Los Angeles e Denver. Mentre la quotazione che avverrà con il simbolo e la sigla Twr potrebbe arrivare al più presto il 7 novembre, fissando il prezzo finale il 6.