L'Ue all'Italia: se cambiano le stime, chiediamo più sforzi
Gli obiettivi che l'Italia dovra' raggiungere nel 2015 per essere in regola con le norme Ue del patto di stabilita' e crescita "verranno aggiornate sulla base delle previsioni economiche" che la Commissione europea elaborera' "nella prima settimana di novembre". Lo ha precisato il portavoce Simon O' Connor, sottolineando che in quella occasione "ai paesi sotto procedura per deficit eccessivo saranno chiesti sforzi strutturali specifici e per tutti saranno fissati obiettivi per l'anno successivo". Per il 2014, la Commissione aveva stabilito che l'Italia dovesse ridurre il rapporto fra deficit strutturale e Pil di un ulteriore 0,7%, mentre per il 2015 la riduzione richiesta era di almeno lo 0,5%.
La scadenza per la presentazione alla Commissione europea delle leggi di bilancio per il 2015 da parte dei paesi Euro e' fissata per oggi, 15 ottobre, ma il portavoce del Commissario agli Affari economici e finanziari Jyrki Katainen, ha confermato che per ora a Bruxelles sono arrivate soltanto 5 finanziarie (Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Lettonia e Austria) e mancano le altre, comprese quelle di Francia e Italia.
"Fra i progetti di bilancio che sono esaminati dai parlamenti nazionali e i piani inviati a Bruxelles - ha aggiunto O' Connor - ci sono differenze perche' la Commissione ha bisogno per di informazioni aggiuntive per le sue valutazioni". Il parere sui bilanci 2015 dovra' essere espresso entro il 30 novembre, ha ricordato il portavoce, "tranne nei casi in cui non ci sia conformita' con i criteri fissati dal Patto di stabilita' e crescita: in questo caso le leggi di stabilita' e crescita saranno rinviate ai governi entro due settimane dalla loro presentazione. "C'e' stretto coordinamento - ha aggiunto - fra la commissione uscente e quella entrante", che dovrebbe entrare in funzione il primo novembre, quando il testimone, se tutto procedera' come previsto, passera' dall'esecutivo guidato da Jose' Manuel Barroso a quello presieduto da Jean-Claude Juncker.