Una sanatoria per chi non ha credito dalle banche. Rumors
Da M5S, FdI e Leu proposte per i soggetti che oggi non hanno i requisiti di riscattare i debiti non pagati
La crisi da coronavirus rischia di condannare al fallimento, anche per una legge obsoleta, centinaia di migliaia di piccole aziende che campano senza finanza, nella spirale stretta tra incassi e pagamenti. Dietro quelle aziende un numero cospicuo, tra 6 e 8 milioni di italiani, che si ritrovano non bancabili, ossia che non possono godere di credito bancario, perché sotto i requisiti minimi per essere affidati dagli istituti. Si trovano quindi di fatto esclusi, oltre che dal credito, da tutte le misure che il governo Conte sta cercando di veicolare tramite la rete bancaria, a partire dalle garanzie per 200 miliardi del Decreto Liquidità.
.Proprio per mettere una zeppa a questa situazione, scrive oggi Repubblica, venti giorni fa, è entrata in vigore la norma che blocca le esecuzioni immobiliari: fino a metà ottobre i titolari di prime case non potranno subirne la vendita all’incanto.
Ma è un rimedio temporaneo che ha delle controindicazioni. Il blocco di sei mesi creerà infatti un rallentamento nei subentri delle case aggiudicate, che potrebbe riflettersi sui prezzi d’asta futuri, riducendoli ancor più perché chi compra incorpora tempi più lunghi per impossessarsi del bene.
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