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Economia
Vacanze finite, riparte la ricerca del lavoro: i consigli del coach d'Incau

Settembre, come sappiamo, è il vero inizio dell’anno, almeno dal punto di vista professionale.

Arriviamo tutti stanchissimi a fine luglio, pensiamo “poi a settembre prendo le decisioni che devo prendere”: in realtà, torniamo dalle vacanze e non sappiamo che esci pigliare.

Che fare a settembre, dunque, per reiventarsi se il lavoro che facciamo non ci piace più? Lo spiega Roberto D’Incau, headhunter & coach, con un background culturale e professionale internazionale. E’ il CEO e il fondatore di Lang&Partners, una delle più prestigiose società di consulenza HR italiane.

Roberto D'Incau Lang
 

  1. Il primo mio consiglio è tracciare una linea di demarcazione precisa tra una insoddisfazione insanabile e una leggera stanchezza, che permane anche dopo le vacanze, e che ci sta.

Una cosa è insomma avere delle piccole aree di insoddisfazione (quelle fanno parte della vita), una cosa è tornare a lavorare e sentirci come se avessimo di fronte una montagna insormontabile, che ci distrugge fisicamente e magari ci crea anche dei disturbi psicosomatici.

Nel primo caso, elaborare e risolvere le piccole aree di insoddisfazione non è difficile; nel secondo caso, invece, bisogna prendere atto che bisogna effettuare dei cambiamenti, piccoli o grandi che siano, senza essere precipitosi.

Il mantra “Quasi quasi mi licenzio” di un mio libro fortunato vale sempre, ma il mio consiglio è di porsi un orizzonte temporale di almeno sei/dodici mesi per non fare casino e fare scelte sbagliate.

Cambiare non è facile, lo so benissimo: sei in una impasse che ti porta a essere pienamente consapevole che devi cambiare lavoro, ma al tempo stesso hai la paura che abbiamo tutti di lasciare la famosa nostra zona di confort, che ci porta a portare avanti il tran tran quotidiano perché ci permette di pagare le bollette e non solo quelle?

La primissima cosa da fare è un vero e proprio bilancio: personale e professionale. A volte il disagio verso il lavoro è infatti solo la punta di un iceberg, il segnale di un malessere più profondo che investe altre aree della nostra vita. Dare la colpa al lavoro è come utilizzare una figura retorica, la sineddoche: tetti al posto di case, scafi al posto di nave, Inghilterra al posto di Regno Unito, lavoro al posto di vita in generale. Capita molto più spesso di quanto non si pensi, si dice “basta, voglio cambiare lavoro” e invece si dovrebbe dire “basta, voglio cambiare vita”.

Non è consolante, certo, ma chiamare le cose col loro nome, fare la diagnosi giusta, è già un primo passo utile verso la guarigione, come ben sa chi lavora nelle professioni di aiuto.

Fare chiarezza, insomma, e chiedersi se davvero è “quel” lavoro che non ci fa stare bene o invece se non si sta attraversando un periodo di insoddisfazione generale. Capita a volte, poi, di incontrare persone insoddisfatte a causa delle pressioni esterne che ricevono: come, non diventi dirigente? come, il tuo collega ha fatto un passo importante, e tu no? Dico sempre loro che esistono i generali, ma esistono anche degli ottimi colonnelli, altrettanto importanti, spesso ben pagati, e fondamentali: non tutti sono nati per fare i generali, è bene chiarirselo a volte per non entrare in un vortice di inutile insoddisfazione.

La seconda cosa da fare è ragionare con un’ottica non immediata, ma prospettica.

La terza cosa da fare, se pensi che invece sia arrivato davvero il momento di una svolta, è elaborare una strategia di cambiamento di lavoro, se necessario anche col supporto di un career coach.Che si tratti di un'insofferenza momentanea o di un fastidio cronico, il mio consiglio, l’ultimo, è di non rimandare a domani quello che puoi fare a settembre, appunto.

LANG&PARTNERS Younique Human Solutions è una delle più prestigiose società di consulenza HR italiane. Nata nel 2002 a Milano e operante a livello internazionale, la Società si differenzia per un approccio innovativo nell’ambito dello scouting e del coaching, con una particolare attenzione ai temi della diversity & inclusion e allo sviluppo di progetti speciali. Fondata da Roberto D’Incau, professionista del settore con un background culturale e professionale internazionale, Lang&Partners è una vera e propria “boutique” di HR che si distingue per un approccio innovativo e una capacità di analisi del cliente tailor made. Guidata dal “lateral thinking Lang&Partners offre ai clienti “Younique Human Solutions”, ovvero una consulenza personalizzata che mette al centro la persona e ne analizza le necessità, i bisogni e gli obiettivi di business per un servizio che si fonda sulla condivisione, l’ascolto e lo scambio. Ed è proprio questo approccio che permette a Lang&Partners di supportare le aziende clienti ad accrescere il proprio business e ad essere pronte ad affrontare i mercati globali.

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