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Economia
Vino, Caviro investe 9 milioni di euro per rafforzare la capacità produttiva

Un investimento da 9 milioni di euro per implementare la capacità produttiva dello stabilimento Caviro di Forlì che si occupa di lavorazione e imbottigliamento vino. Lo mette in campo con il sostegno di Invitalia la più grande cooperativa vitivinicola d’Italia, a capo tra l’altro del marchio Tavernello, grazie al quale è divenuta leader di mercato e primo produttore nazionale per valori e volumi venduti.

Il programma di investimento, che grazie al Contratto di sviluppo gode di 3,5 milioni di euro a fondo perduto, porta con sé un importante ritorno in termini occupazionali con dodici nuove assunzioni.

“Siamo molto soddisfatti di poter presentare un progetto di così grande rilievo, soprattutto alla luce del difficile momento che sta attraversando il sistema economico e sociale globale”, rileva Carlo Dalmonte, presidente del Gruppo Caviro. “Il piano di sviluppo introdotto a Forlì è fondamentale non solo per incrementare l’occupazione sul territorio ma anche per sostenere, in una fase così complessa, l’agricoltura italiana e, in modo particolare, quella emiliano-romagnola. Inoltre, questo finanziamento per il Gruppo rappresenta un riconoscimento ‘istituzionale’ al valore della nostra filiera, la più importante d’Italia. Il nostro ringraziamento al Ministero dello Sviluppo Economico e a Invitalia per la fattiva collaborazione è quindi quanto mai doveroso. A questo va aggiunto un ulteriore ringraziamento alla Regione Emilia-Romagna che, fin da subito, ha supportato il nostro progetto”.

Soddisfazione anche da parte di Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, che aggiunge: “In un periodo in cui ci si trova ad affrontare un’allarmante contingenza economica, crediamo nell’importanza della collaborazione tra pubblico e privato in un settore strategico e di bandiera per il Made in Italy: siamo consapevoli che sostenere questo progetto e poter così contribuire all’incremento dei volumi di vino esportati, vuol dire permettere all’Italia di gareggiare, insieme alla Francia, per il primato mondiale”.

L’intero investimento, che interessa in modo particolare il marchio Leonardo da Vinci all’interno del portafoglio del Gruppo Caviro, è destinato all’introduzione di nuovi macchinari e impianti ad alta efficienza tecnologica e a basso impatto energetico, con l’intento di ampliare i volumi produttivi e lanciare un’innovazione di prodotto grazie all’introduzione di un nuovo formato di bottiglie da 0,187 lt, oggi già prodotto in vetro, e domani in PLA, plastica compostabile.

Il Gruppo Caviro è “la cantina più grande d’Italia”, attivo con la sua filiera nel campo della lavorazione, trasformazione e commercializzazione di vini con i tre stabilimenti di Faenza, Forlì e Savignano, nel cuore dell’Emilia-Romagna. La cooperativa vitivinicola, la cui mission è valorizzare il vino dei propri soci attraverso vendite su ampia scala nel canale della grande distribuzione, è nata oltre 50 anni fa a Faenza e oggi conta 27 cantine associate, rappresenta 12.400 viticoltori in sette regioni d’Italia, con un fatturato che nel 2019 si è attestato a 329 milioni di euro.

 

 

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