Economia
Dazi, Lagarde vede nero sul futuro: "Crescita rallentata, gli accordi commerciali Usa-Ue non eliminano l'incertezza"
Lagarde intervenendo a Ginevra all'International Business Council del World Economic Forum

Christine Lagarde
Bce, Lagarde: "La crescita del III trimestre rallenterà per i dazi"
"L'economia dell'area dell'euro si è dimostrata resiliente all'inizio di quest'anno di fronte a un contesto globale difficile" ma "guardando al futuro, secondo le proiezioni di giugno dell'Eurosistema, si prevede un rallentamento della crescita nel terzo trimestre". Lo ha affermato la presidente della Bce Christine Lagarde intervenendo a Ginevra all'International Business Council del World Economic Forum. Lagarde ha spiegato che "il recente accordo commerciale tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti impone dazi più elevati sui beni dell'area dell'euro rispetto al regime tariffario statunitense prima di aprile".
Gli accordi commerciali non hanno eliminato l'incertezza
"L'economia globale - ha detto Lagarde - si trova in una fase difficile. Tuttavia, nonostante le recenti tensioni commerciali e la sostanziale incertezza, la crescita globale è rimasta finora sostanzialmente stabile. Questa resilienza è stata trainata principalmente dalle distorsioni dell'attività economica indotte dai dazi. Nel primo trimestre dell'anno, ad esempio, abbiamo assistito a un forte frontloading globale, poiché gli importatori hanno aumentato le loro scorte in previsione di dazi più elevati. Ciò ha portato a una crescita più forte del previsto". Il Fondo Monetario Internazionale, ha aggiunto, "rileva che la crescita globale per il primo trimestre del 2025 è stata di 0,3 punti percentuali superiore a quanto previsto ad aprile, con il commercio internazionale e gli investimenti a trainare l'attività".
"Vale la pena notare - ha aggiunto Lagarde - che l'esito dell'accordo commerciale è ben al di sotto dello scenario severo di dazi statunitensi superiori al 20% sui beni dell'area dell'euro previsto nelle proiezioni di giugno. Allo stesso tempo, persiste l'incertezza, poiché i dazi specifici per settore su prodotti farmaceutici e semiconduttori rimangono poco chiari". Gli esperti della Bce, ha concluso, "terranno conto delle implicazioni dell'accordo commerciale Ue-Usa per l'economia dell'area dell'euro nelle prossime proiezioni di settembre, che guideranno le nostre decisioni nei prossimi mesi".