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Spettacoli
Cristiano Godano: "Bob Dylan, Floyd e... Vi racconto il mio album da solista"
Cristiano Godano (foto di GUIDO HARARI)

Dopo 30 anni con i Marlene Kuntz cosa ti è scattato dentro per portarti a questo tuo album da solista?
Mi sono sentito sicuro di me stesso, pronto ad affrontare il mondo giudicante con una musica piuttosto diversa da quella dei Marlene. Avevo bisogno del giusto coraggio e della giusta sicurezza in me stesso, dopo aver lasciato crescere in me il desiderio di avere delle canzoni che fossero esattamente come sono nel disco: intime, dall'anima acustica, delicate, spudoratamente folk.

Un album che racconta i ‘demoni nella mente’
Penso che potrebbe essere catartico, perché esibisce nel modo più denso possibile la profondità delle emozioni e dei sentimenti, lasciando bene a intendere che c'è stata una dura lotta coi demoni della mente. I demoni per come li intendo io sono i pensieri avvoltolati su se stessi e angosciosamente assillanti, ossessivi, ricorrenti, prevaricatori. Coi Marlene non ho mai avuto il timore di ammettere le debolezze, se e quando c'erano. La poetica dei Marlene non prevede esibizioni muscolari e affermazione dell'ego: predilige le sfumature, dunque non teme la delicatezza, la tenerezza, la vulnerabilità.

album GUIDO HARARI L3700147Cristiano Godano (foto di GUIDO HARARI)
 

Nel singolo ‘Com’è possibile’ citi Bob Dylan
Sono parole che sono arrivate come una specie di logica conseguenza dei versi che avevo scritto prima. “Blowin’ In The Wind” fu un pezzo simbolo di una generazione inquieta, che temeva le guerre e non ne voleva più. Il testo di “Com'è possibile” muove da un tipo di inquietudine analoga, perché temo le pieghe che sta prendendo la deriva dell'uomo su questo pianeta sempre meno propenso ad accettare le offese dell'antropocene. Fra di esse la guerra (fosse anche in versione 2.0) è uno spettro che non sento così lontano (ovviamente preferisco immaginare di essere semplicemente troppo pessimista, ma tant'è).

‘Com’è possibile’ racconta la ‘tempesta sopra di noi, la bestia dentro di noi’. Il video mostra proteste di piazza. Come vedi questo periodo turbolento che stiamo vivendo e che è culminato con le manifestazioni nel nome di George Floyd?
Percepisco una frustrazione sociale in ebollizione: i motivi sono tanti, credo, e fra i principali, è triste dirlo, il fatto che siamo troppi su questo pianeta, con una sperequazione sociale sempre meno facilmente contenibile. La forbice sociale genera ricchezze indicibili nelle mani di pochissimi, ed è difficile ritenere che potrà essere tollerata a lungo. Il riscaldamento del clima potrebbe favorire il surriscaldamento degli animi con una velocità pericolosa (oltre a fomentare sempre più l'emigrazione). Mi rileggo e mi sembra di essere uno che ha qualche verità in tasca: in realtà sto solo esprimendo sensazioni, che magari sono banalmente corroborate dalla stampa che i denigratori usano definire con disprezzo "mainstream". Chissà...

album GUIDO HARARI L3700291okCristiano Godano (foto di GUIDO HARARI)
 

Questo drammatico 2020 di pandemia, lockdown e crisi economica alle porte come l’ha vissuto l’uomo Cristiano Godano?
Con la paura connessa al non sapere quando noi musicisti potremo tornare a lavorare normalmente, ma anche con la convinzione che sarebbe meglio non tornare a "com'era prima" (non penso solo a noi musicisti, in questo caso, ma all'umanità intera) e approfittare del dramma vissuto per ripensarci meno avventati e stolti: cosa che però mi sembra impossibile.

... e come l’ha vissuto l’artista? Questo disco lo avevi composto prima dei recenti avvenimenti, ma quanto è entrato e pensi che entrerà nella tua musica in futuro?
Non ne ho la più pallida idea: ogni mio disco è la fotografia di chi ero nel presente in cui l'ho pensato. In base alle risposte che ho dato prima parrebbe però semplice immaginare qualcosa di fosco nel tessuto sociale, e dunque questo disco (che luminoso non è) potrebbe riverberarsi nel futuro. Ma non lo so con precisione, ovviamente: io, davvero, quando compongo le mie cose cerco di pensarmi uomo che vive il suo presente, il quale è evidentemente sempre pronto a trasformarsi in passato, dunque in costante trasformazione.

A proposito di futuro: dopo 30 anni in questo mondo dove sta andando la musica?
Come vedi le nuove generazioni che sembrano avere una predilezione per la trap? Il problema (se di problema si deve parlare) non è la trap (che e ma non dà fastidio, mentre il rap spesso mi piace): il problema è che le uniche forme di musica remunerate in modo dignitoso sono le musiche mainstream (ognuno può informarsi su quanto vale un click di streaming e fare un po' di moltiplicazioni: le remunerazioni arrivano solo a patto di fare decine e decine, e ancora decine, di milioni di streaming, e va da sé, questo è per pochi, ovvero per quelli che sanno fare musica mainstream). Se per ipotesi un giorno tutti i ragazzini (coloro che determinano l'andamento del mercato coi loro polpastrelli compulsivi) si mettessero a ascoltare rock questo diventerebbe l'unico genere remunerato e dominante. Alle condizioni odierne il rock fa pochissimo streaming, ed è per questo che ho detto che non c'è più posto. Ma i musicisti sono degli eroici sognatori, e se gli si dà un palco e un van per suonare in giro per l'Italia sono disposti a dedicare la loro vita a questo sogno: per cui fin che ci saranno i sogni, il rock (o affini) ci sarà. Ma saranno, appunto, sogni.

CRISTIANO GODANO, L'ALBUM 'MI ERO PERSO IL CUORE'

Il 26 giugno è uscito in digitale, CD e doppio vinile da collezione 180gr “MI ERO PERSO IL CUORE” (Ala Bianca Group / Warner Music), il primo album solista di CRISTIANO GODANO, ‘una collezione di canzoni che raccontano i demoni della mente’, un disco attuale che ‘ha il coraggio della paura e esibisce questa poetica vulnerabilità’.

“Mi ero perso il cuore” contiene 13 tracce ed è stato prodotto da Luca A. Rossi e Gianni Maroccolo con Cristiano Godano. Testi e musica di Cristiano Godano. Nell’album hanno suonato, oltre a Godano, Gianni Maroccolo, Luca A. Rossi e Simone Filippi.

Cover album Cristiano Godano
 

Questa la tracklist: La mia vincita, Sei sempre qui con me, Ti voglio dire (primo singolo), Com'è possibile, Lamento del depresso, Ciò che sarò io, Ho bisogno di te, Dietro le parole, Padre e figlio, Figlio e padre, Panico, Nella natura, Ma il cuore batte.

La versione in vinile contiene la bonus track Per sempre mi avrai.

Com’è possibile” è in radio: il nuovo singolo estratto dall’album, un brano che mette l’umanità sul banco degli imputati, citando Bob Dylan “La risposta è lassù / e soffia nell'aria / Quante strade dovrà / di nuovo percorrere / un uomo?”.

Il video del singolo sarà online sempre da domani sul canale Youtube ufficiale di Cristiano Godano. Con la regia di Lorenzo Letizia, girato al Sonus Factory di Roma, si avvale di immagini di sommosse e catastrofi naturali, per delineare “la bestia” che abita l’uomo, chiudendosi con un riferimento alle recenti proteste in nome di George Floyd ("I Can't Breathe") che diventa paradigmatico di una convivenza sempre più complicata dell'uomo con il pianeta terra.

Il 2 luglio Cristiano Godano è stato ospite nel cortile della Galleria D'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, esibendosi in un mini live e approfondendo il nuovo album e temi di attualità con Nicola Ricciardi, direttore artistico delle OGR di Torino (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, verrà trasmesso in streaming sul canale YouTube della GAMeC). Inoltre ha presentato il suo libro "Nuotando nell'aria" il 16 luglio al Circolo dei Lettori di Novara e il 18 luglio al Festival Auronzo Aperta di Auronzo di Cadore (BL). Il 26 luglio è ospite della Villa Campolieto di Napoli, all'interno del Festival delle Ville Vesuviane, con il poeta Davide Rondoni per uno spettacolo fra musica e poesia. 

Cristiano Godano, artista poliedrico, è cantante, chitarrista, autore, attore e scrittore. Oltre a essere il cantante dei Marlene Kuntz, band che ha segnato la storia della musica italiana in 30 anni di carriera, è l’autore di tutti i testi (oltre 130) della band. Nel 2008 ha esordito come scrittore, con i sei racconti de “I vivi” (Rizzoli), dai quali ha tratto un reading che ha portato in tour in tutta Italia, nel 2019 ha pubblicato il racconto biografico in prima persona “Nuotando nell’aria. Dietro 35 canzoni dei Marlene Kuntz” (La Nave di Teseo). È docente all’Università Cattolica di Milano e tiene lezioni e workshop in ambito musicale e poetico.

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