Golden Globe, sbanca il musical "La La Land". E Meryl Streep attacca Trump
Golden Globe, il musical 'La La Land' si aggiudica 7 premi: miglior risultato di sempre. E l'attrice Meryl Streep approfitta del microfono per attaccare Trump
Il musical La Lan Land ha scritto la storia nella 74esima edizione dei Golden Globes. Nel primo grande appuntamento della stagione dei premi cinematografici, i riconoscimenti assegnati dalla stampa straniera di Hollywood, il musical ha conquistato sette premi, tutti quelli a cui puntava: quello di migliore attore (Ryan Gosling), attrice (Emma Stone), miglior regista (Damien Chazelle), migliore sceneggiatura (ancora Chazelle), migliore canzone originale ("City of Stars"), migliore colonna sonora originale (Justin Hurwitz) insieme a quello per la miglior pellicola di commedia o musical.
E' il miglior risultato mai raggiunto da un film nella storia dei Gloden Globes, meglio dei sei premi raggiunti da "Qualcuno volo' sopra il nido del cuculo' nel 1975. Il film racconta la storia di Mia, giovane e aspirante attrice, e Sebastien, un jazzista, che si conoscono a Los Angeles e rincorrono i propri sogni ma al tempo stesso devono fare i conti con la frustrazione degli esordi.
Altro riconoscimento di rilievo assegnato dalla Hollywood Foreign Press Association, quello a Moonlight del cineasta afroamericano Barry Jenkins, che ha portato a casa il premio come migliore pellicola drammatica.
Non solo premi: alla 74esima edizione dei Golden Globe non è mancata la polemica. Emozionante e combattiva tirata anti-Trump di Meryl Streep. Senza mai nominare il presidente eletto, la carismatica attrice, che ha ricevuto il premier alla carriera Cecil B. DeMille, ha approfittato del suo discorso per difendere la stampa e gli stranieri. "Chi siamo? E cos'e' Hollywood in fondo? E' solo in gruppo di persone che arrivano da altri posti", ha esordito l'attrice. Pochi attimi prima aveva chiesto scusa per la sua voce, facendo notare pero' che "qualche tempo fa" aveva "perso la testa".
E poi l'affondo: "Tutti noi in questa sala apparteniamo ai settori piu' vilipesi, gli stranieri e la stampa". L'attrice ha ricordato il cosmopolitismo del cinema, facendo i nomi di alcuni degli attori che non sono nati in Usa e ha aggiunto che "Hollywood e' pieno di stranieri": "Se li cacciamo tutti, non avremo piu' nulla da guardare se non il football e le arti marziali (che non sono le arti...)". E senza farne il nome, ha ricordato quando in campagna elettorale il futuro presidente eletto prese in giro un giornalista disabile. "Mi spezzo' il cuore", ha detto, osservando che "quando qualcuno approfitta della sua posizione di potere per bullizzare gli altri, si perde tutti". "La mancanza di rispetto porta altra mancanza di rispetto e la violenza invita alla violenza". "Abbiamo bisogno che la stampa difenda e porti alla luce tutte le storia, che faccia in modo che i potenti rispondano delle proprie azioni. Tutti noi dobbiamo appoggiare i nostri giornalisti perche' ne abbiamo bisogno".
Iscriviti alla newsletter