Ilaria D'Amico sul m5s: Il vaffaday 365 giorni l'anno non serve a niente - Affaritaliani.it

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Ilaria D'Amico sul m5s: Il vaffaday 365 giorni l'anno non serve a niente

Intervistata da Vanity Fair, la giornalista sportiva parla di politica e nega di volersi candidare alle prossime elezioni

Ilaria D'Amico, più che mai sulla cresta dell'onda professionalmente, e sentimentalmente grazie alla sua storia con Gigi Buffon, si confessa a Vanity Fair. Il bel volto di Sky confida di essere stata contattata da vari partiti politici che le hanno offerto una candidatura, perfino l'estrema destra, ma lei ha sempre declinato. "La politica mi piace di più seguirla come giornalista".

Inevitabile la domanda sul m5s, per cui la D'Amico ha sentimenti contrastanti: "I 5 Stelle? Li benedico per l'essersi fatti cani da guardia del potere. Per avere messo la mina sotto il palazzo d'avorio, sgretolandolo, ponendo fine allo spettacolo osceno di cittadini paganti tasse e ripagati con pentole d'olio bollente. Credo però che l'inesperienza di alcuni membri sia il prezzo del loro tentativo di democrazia diretta. L'ottusità della loro ricerca di purezza gli fa perdere l'occasione di fare sistema. Così tutto si riduce solo a un vaffanculo day e per 365 giorni l'anno. E non serve a molto"

La bella Ilaria parla anche di Roma,  che definisce "una città "sporca, disorganizzata, che non progredisce". Spezza tuttavia una lancia a favore della Raggi, almeno indirettamente: "Il sindaco è il ruolo che più permette l'autonomia di far corrispondere le proprie capacità a un'azione, di guardare dentro ai problemi, intervenendo direttamente. Ma amministrare Roma è un'impresa da Archimede Pitagorico".