Spettacoli

La figlia di Bud Spencer si racconta, dai salvadanai in terracotta ai nastri

di Mirko Crocoli

"Mio padre Bud è stato l’immagine di un cinema pulito, semplice, naturalmente comico e ormai estinto”. L'intervista di Affari

Cristiana Pedersoli, romana doc, pittrice e scultrice a tutto tondo ha due figli dei quali è innamoratissima: Sofia e Nicolò. Cresce in una famiglia legata da sempre all’ambiente artistico. Il nonno, Peppino Amato, ha prodotto film che hanno fatto la storia del cinema italiano e il padre, Carlo, il mitico Bud Spencer amato in tutto il mondo, è stato attore, scrittore, paroliere e musicista. Proprio dal padre Cristiana assorbe l’estro e la poliedricità che influenzeranno il suo percorso interiore ed espressivo, avvicinandola di fatto alla pittura grazie anche alla zia. Sin da bambina viaggia, entra, così, in contatto con molte realtà umane che renderanno il suo animo aperto alle diverse forme di arte e culture del mondo. Nel 2010 crea una linea di salvadanai “NO REGRETS”, dipinti in terracotta da lei e altri artisti, con cui organizza mostre, eventi e aste di beneficenza. Il messaggio artistico e umano che questa linea rappresenta è amplificato oggi dall’espressione su tela, in continua ricerca ed evocazione d’immagini che fanno parte imprescindibilmente del suo trascorso e che evocano temi che appartengono a ognuno di noi. Attualmente è impegnata nella realizzazione della serie pittorica e scultorea “Legami”, opere in ferro arrugginito e dipinti in bianco e nero.

Cristiana, artista, pittrice (dapprima su terracotta) scultrice e poi la visionaria idea dei salvadanai. Ci racconti l’inizio.

Ho sempre avuto una grande passione per la pittura sin da piccola. Finite le scuole ho frequentato l’accademia di moda e di costume con specializzazione in disegno di gioielli, ma ho iniziato realmente il mio percorso artistico 18 anni fa con un esposizione di quadri a Santa Monica in California.

Ci parla del periodo della terracotta?

La prima esposizione che ho fatto a Roma una decina di anni fa è stata proprio con i salvadanai “NoRegrets” che sono appunto dei salvadanai in terracotta, dipinti a mano. E’ un oggetto affascinante, permette ad ognuno di noi di realizzare un piccolo sogno, custodisce un tesoro, dei desideri e tante emozioni. Ho realizzato anche aste di beneficenza insieme ad altri artisti il cui ricavato è stato devoluto ad associazioni che si occupano di bambini in difficoltà

Dalla tela alla scultura. Approfondiamo quest’ultima parte, la Cristiana scultrice.

La scultura rappresenta un momento particolare della mia vita in cui avevo la necessità di sentire più contatto con la materia e plasmarla a mio piacimento. Le mie sculture sono formate da dei nastri di ferro arrugginito o a colori su basi di marmo o pietra e rappresentano i legami, che sono fragili, forti e sfidano il tempo ma nonostante tutto sono indissolubili. Rappresentano la vita che scorre e ciò che ci tiene uniti.

Torniamo ai salvadanai. Come e perché nasce questa incredibile intuizione?

Ho iniziato a dipingere i salvadanai per divertimento, perché non amavo il colore neutro della terracotta. Così ho iniziato a colorarli e a dare spazio alla fantasia, creandone delle serie. La mia preferita è la Limited Edition dove vengono rappresentati personaggi ed oggetti che hanno fatto grande la pop art. Poi li ha visti una curatrice d’arte che li ha apprezzati e così è nato tutto.

Mostre, singole, collettive. Ci snocciola un po’ di sue ultime performance?

Al momento mi sto concentrando sulla Rome Art Week che è una manifestazione artistica a Roma che dura una settimana dove ogni artista apre al pubblico il suo studio. Inoltre sto collaborando con un gruppo di artisti in un Silver Studio con i quali realizzeremo mostre ed esibizioni live nei prossimi mesi. Siamo otto artisti con tecniche e identità totalmente diverse ma c’è una grande sinergia tra di noi.

Cristiana intellettuale ed artista a tutto tondo, ma non possiamo non ricordare Cristiana figlia del mitico Carlo Pedersoli in arte Bud Spencer, attore amato in tutto il mondo. Ne vogliamo parlare?

Papà è stato un uomo straordinario che mi ha lasciato un bagaglio importante sia a livello umano che artistico. Ha avuto una vita incredibile, ancora più avventurosa di quella dei suoi film. Ha avuto un grande successo nella vita. La testimonianza di questa fama e dell’amore che riceve e ha ricevuto dal pubblico, rappresentano un fenomeno con pochi eguali. E’ stato l’immagine di un cinema pulito, semplice, naturalmente comico e ormai estinto.

Una sorella (Diamante) e un fratello (Giuseppe). Siete spesso presenti ad eventi dedicati a vostro padre. Di recente il ritrovo a Salso Maggiore. La stampa ne ha parlato. Come vivete questi momenti di ricordo?

Da quando papà non c’è più, io e i miei fratelli ci ritroviamo spesso a partecipare ad eventi e manifestazioni in giro per l’Europa in omaggio a nostro padre. Con i suoi film è riuscito a catturare l’attenzione di tutte le generazioni, riuscendo a regalare dei momenti felici nelle famiglie. Per questa ragione ancora oggi la schiera dei suoi fans è infinita e noi siamo molto fieri e felici di partecipare a queste manifestazioni d’affetto che ce lo fanno sentire sempre vicino.

Decine di film insieme al collega e amico storico Terence Hill. Quali sono i vostri rapporti con Mario Girotti? Soprattutto i suoi Cristiana.

Il rapporto di mio padre con Terence è stato sempre molto importante nonostante fossero totalmente diversi caratterialmente. Sul set, mentre giravano si creava una tale sinergia e una tale magia che durava anche nella vita reale. Credo si siano molto divertiti insieme. Per quello che mi riguarda, Terence è come uno zio, ogni tanto ci sentiamo telefonicamente e ultimamente ci incontriamo per le manifestazioni in onore ai 50 anni di trinità o eventi inerenti alla loro carriera. Per noi è come uno di famiglia.

Bud è stato uno dei più amati attori italiani all’estero. Un cognome importante, c’è una sorta di “chiamiamola” responsabilità? Cosa si prova ad essere figlia di un uomo così tanto benvoluto?

Cristiana e Bud Spencer 3Cristiana e il padre
 

Nel 1999 la rivista americana “Time” in una sua ricerca scoprì che Bud Spencer era l’attore italiano più conosciuto al mondo. Sicuramente è una grande responsabilità e un grande orgoglio portare questo cognome. Papà oltre ai numerosi premi nello sport e nel cinema ha anche ricevuto importanti riconoscimenti sul piano civile. Come figlia sono molto fiera di lui perché è stato un uomo che amava tutto quello che faceva, era libero e in equilibrio con se stesso ed è riuscito a trasformare in arte le sue passioni.

Pandemia da Covid-19. Il primo lockdown con quali emozioni lo ha vissuto? Presumiamo in famiglia, ma c’è stata paura in lei nei confronti di questo virus?

Sono stati anni durissimi per tutti. Questo terribile virus da un lato però è stato di grande insegnamento, ha riequilibrato un po' le cose e ci ha fatto riscoprire quali sono in veri valori della vita. Come diceva sempre papà la vita reale è fatta di cose belle ma anche di cose brutte, ed è proprio nei momenti peggiori, scegliendo di reagire positivamente che possiamo ritrovare noi stessi. E così poter andare avanti.

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