Afghanistan, record per le coltivazioni di oppio
La coltivazione dell'oppio in Afghanistan ha toccato un nuovo livello record nel 2013, con gli agricoltori che cercano di "assicurarsi" in vista del ritiro delle forze Nato, l'anno prossimo. L'agenzia antidroga dell'Onu, l'Unodc, ha reso noto che l'estensione dei terreni coltivati a papaveri da oppio e' aumentata del 36% e la produzione di oppio, il principale ingrediente per l'eroina, e' crescita quasi del 50% rispetto allo scorso anno.
Gli esperti ritengono che molti agricoltori abbiano intensificato le coltivazioni per garantirsi una riserva finanziaria in vista del ritito delle truppe straniere, nel 2014, che potrebbe precipitare il Paese nel caos e nella violenza. In particolare il rapporto indica che nel 2013 i terreni coltivati a papaveri da oppio sono passati da 154.000 a 209.000 ettari, piu' del record di 193.000 registrato nel 2007.
La produzione di oppio ha raggiunto le 5.500 tonnellate, quasi il 50% in piu' rispetto al 2012 ma ancora inferiore, a causa del maltempo nel sud, all'annata record del 2007 quando era stata di 7.400 tonnellate. Il valore complessivo dell'oppio prodotto e' stato di 950 milioni di dollari, pari al 4% del Pil nazionale nel 2013, con un incremento di un terzo rispetto al 2012. "Serve un approccio integrato e complessivo al problema della droga che rientri in un'agenda di lungo termine per la sicurezza, lo sviluppo e il rafforzamento delle istituzioni", ha spiegato il direttore esecutivo dell'Unodc, Yury Fedotov.