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Esteri
Gli Houthi attaccheranno ogni 12 ore: "Minaccia per il commercio mondiale"

Houthi "minaccia per il commercio mondiale"

I ribelli filoiraniani Houthi dello Yemen hanno dichiarato che non fermeranno gli attacchi alle navi del Mar Rosso nonostante l'annuncio degli Stati Uniti di una nuova forza di protezione marittima. Le nuove minacce dei ribelli sciiti sono arrivate  ora a paventare un attacco ogni 12 ore per premere su Israele affinche' fermi l'offensiva su Gaza,"Anche se l'America riuscisse a mobilitare il mondo intero, le nostre operazioni militari non si fermeranno, a prescindere dai sacrifici che ci costerà", ha dichiarato l'alto funzionario del gruppo Mohammed al-Bukhaiti su X.

Houthi,alleanza navale a guida Usa nel Mar Rosso é inutile 

Il principale negoziatore Houthi, gruppo ribelle dello Yemen alleato dell'Iran, Mohammed Abdulsalam ha dichiarato che l'istituzione di un'alleanza navale multinazionale per salvaguardare la navigazione nel Mar Rosso non cambierà la loro posizione sul conflitto di Gaza. Lo scrive il Guardian citando Reuters. L'alleanza navale guidata dagli Stati Uniti è "essenzialmente inutile", ha detto Abdulsalam, aggiungendo che tutte le acque adiacenti allo Yemen sono sicure, tranne che per le navi israeliane o per quelle dirette in Israele, a causa della "ingiusta guerra aggressiva contro la Palestina".

Difesa, anticipato invio nave italiana nel mar Rosso 

L'invio della fregata europea multi missione 'Virgilio Fasan', inizialmente previsto per il prossimo febbraio nell'operazione diplomatico europea e anti pirateria denominata 'Atalanta', è stato anticipato ai prossimi giorni: il 24 dicembre la nave dovrebbe attraversare il canale di Suez. La decisione - anticipata da 'Repubblica' - è emersa dopo un video collegamento a cui hanno partecipato il ministro alla Difesa Guido Crosetto e il segretario alla Difesa degli Stati Uniti d'America, Lloyd Austin, in merito alla sicurezza nel mar Rosso, dove vengono condotti attacchi mercantili da parte degli Houthi.

Pentagono, attacchi Houthi minaccia per commercio mondiale

Gli attacchi dei gruppi yemeniti Houthi, sostenuti dall'Iran, nel Mar Rosso: sono una "minaccia" per il commercio internazionale, ha detto il Pentagono.

Mar Rosso, il nuovo fronte di guerra. Italia in prima linea contro i miliziani filo iraniani

La guerra tra Israele e i palestinesi rischia di allargarsi a macchia d'olio con conseguenze imprevedibili. Si è ormai aperto un nuovo fronte del conflitto nel Mar Rosso, gli Houthi attaccano le navi mercantili. I miliziani filo iraniani spaventano il mondo e per questo gli Stati Uniti hanno deciso di intervenire in maniera massiccia. Biden ha annunciato l'istituzione di una task force, si tratta - si legge su Il Giornale - di una coalizione formata da dieci nazioni contro gli attacchi degli Houthi nel Mar Rosso. Con Gran Bretagna, Francia e Bahrein c'è anche l'Italia. Dopo l'ennesimo attacco degli Houthi ad un'imbarcazione commerciale transitate nella regione marittima, Washington ha annunciato la costituzione di un gruppo per neutralizzare la minaccia dei ribelli dello Yemen. Il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, ha elencato il nome delle nazioni partecipanti all'iniziativa, denominata Prosperity Guardian. Oltre agli Stati Uniti e all'Italia trovano spazio Regno Unito, Bahrain, Canada, Francia, Olanda, Norvegia, Seychelles e Spagna.

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Direttamente da Manama, in Bahrein, Austin ha spiegato le motivazioni alla base della creazione di Prosperity Guardian. "Questa (ristabilire la sicurezza nel Mar Rosso ndr) è una sfida internazionale che richiede un'azione collettiva", ha dichiarato l'alto funzionario statunitense in un comunicato. Alcune delle nazioni partecipanti condurranno pattugliamenti congiunti, mentre altre forniranno sostegno di intelligence nel Mar Rosso Meridionale e nel Golfo di Aden. Conseguenza diretta di questo nuovo fronte di guerra - riporta Il Messaggero - è la fiammata delle quotazioni di gas e petrolio. Il Wti, utilizzato come benchmark sul mercato dei futures del Nymex, sale del 2,7% oltre quota 73 dollari, mentre il brent si avvia verso i 79 dollari al barile.

Quanto al gas, i contratti future con consegna a gennaio oltrepassano i 37 euro (+12%) per poi chiudere oltre i 35 euro, mentre ad Amsterdam, mercato di riferimento, i contratti future su gennaio guadagnano a fine giornata il 7%. Quattro delle prime cinque aziende mondiali di navi portacontainer, che da sole rappresentano quasi il 55% dei vettori di trasporto marittimo, seguiranno l’esempio dell’israeliana Zim e devieranno le loro rotte verso Capo di Buona Speranza circumnavigando l’Africa. Questo si traduce in un allungamento significativo del viaggio dai porti asiatici a quelli del nord Europa, del Mediterraneo e della costa est degli Stati Uniti, con ripercussioni sui costi e sulle tempistiche di consegna delle merci.

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