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Auto elettriche, cavi sottomarini, satelliti. Spazio e abissi, Xi sfida Biden
Il lancio di un razzo di SpaceX

La sfida geopolitica sui cavi sottomarini

Sotto le strade, o meglio sotto le acque, c'è il secondo palcoscenico degli ultimi capitoli di contesa: quello che riguarda i cavi sottomarini che assicurano la connessione internet in giro per il mondo. Come rivelato da Reuters, le società di telecomunicazioni statali cinesi stanno sviluppando una rete di cavi internet in fibra ottica sottomarina da 500 milioni di dollari che collegherebbe l'Asia, il Medio Oriente e l'Europa per rivaleggiare con un progetto simile sostenuto dagli Stati Uniti. 

I tre principali carrier cinesi - China Telecommunications Corporation (China Telecom), China Mobile Limited e China United Network Communications Group Co Ltd (China Unicom) - stanno preparando una delle reti di cavi sottomarini più avanzate e di più ampia portata al mondo. Conosciuto come EMA (Europa-Medio Oriente-Asia), il cavo proposto dovrebbe collegare Hong Kong alla provincia insulare cinese di Hainan, prima di raggiungere Singapore, Pakistan, Arabia Saudita, Egitto e Francia. 

Il cavo, che costerebbe circa 500 milioni di dollari, verrebbe prodotto e posato dalla cinese HMN Technologies Co Ltd, un'azienda di cavi in rapida crescita il cui predecessore è di proprietà del gigante cinese delle telecomunicazioni Huawei Technologies Co Ltd.  Il progetto EMA a guida cinese è destinato a rivaleggiare direttamente con un altro cavo attualmente in costruzione da parte dell'azienda statunitense SubCom LLC, chiamato SeaMeWe-6 (Southeast Asia-Middle East-Western Europe-6), che collegherà anche Singapore alla Francia, passando per il Pakistan, l'Arabia Saudita, l'Egitto e una mezza dozzina di altri Paesi lungo il percorso.

I cavi sottomarini trasportano oltre il 95% di tutto il traffico Internet internazionale. Vulnerabili allo spionaggio e al sabotaggio, sono diventati armi di influenza in una competizione crescente tra Stati Uniti e Cina. Le superpotenze si stanno battendo per dominare le tecnologie avanzate che potrebbero determinare la supremazia economica e militare nei prossimi decenni. 

La partita spaziale sui satelliti e Starlink di Elon Musk

Infine, c'è lo spazio. Secondo il Washington Post, sono in corso piani cinesi per dispiegare una mega-costellazione nazionale di quasi 13.000 satelliti in orbita bassa, mentre gli scienziati militari stanno portando avanti ricerche su come "sopprimere" o addirittura danneggiare i satelliti Starlink in scenari di guerra. La SpaceX di Musk ha più di 3.000 satelliti attualmente in funzione, con l'intenzione di dispiegarne circa 42.000. Dall'inizio della guerra, l'azienda ha inviato migliaia di terminali Starlink in Ucraina e il servizio è diventato uno strumento fondamentale per le comunicazioni militari.

Le preoccupazioni della Cina per la sicurezza nazionale riguardo a Starlink si inseriscono in una corsa allo spazio sempre più accesa tra Pechino e Washington, con entrambi i Paesi che investono massicciamente in tecnologie difensive all'avanguardia e in missioni di esplorazione, compresi gli sforzi concorrenti per portare il primo essere umano su Marte. 

La sfida arriva anche alle stelle.

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