Belgio, al via il nuovo governo di centrodestra. Michel sarà il premier
Questa volta sono stati sufficienti 135 giorni. Dopo quattro mesi di trattative, le forze politiche belghe hanno trovato un accordo ieri sera sulla formazione di un nuovo governo di centro-destra. Lascia il socialista Elio di Rupo, perché primo ministro dovrebbe essere il liberale francofono Charles Michel, erede di una famiglia politica del paese. L'intesa è stata raggiunta da quattro partiti, tra cui quello che rivendica l'autonomia delle Fiandre, dopo una ultima maratona negoziale di 28 ore.
La nuova coalizione è inedita nella storia del paese. Emersa dopo il voto di fine maggio, l'alleanza raggruppa il partito liberale francofono (MR), il movimento Nuova alleanza fiamminga (N-VA), i democristiani fiamminghi (CD&V) e i liberali fiamminghi Open VLD. L'alleanza avrà un governo di 14 portafogli ministeriali, sette fiamminghi e sette francofoni, nonostante l'unico partito francofono nell'esecutivo, l'MR, abbia ottenuto appena un quarto dei voti francofoni alle ultime elezioni nazionali. Così vogliono le regole belghe.
Il nuovo governo deve presentare, come tutti i governi dell'Unione, la propria finanziaria 2015 alla Commissione europea entro metà ottobre. L'obiettivo è il pareggio di bilancio entro il 2018, ha detto Michel.
Il nuovo esecutivo, che segue quello guidato tra il 2011 e il 2014 dal socialista Di Rupo, vuole portare l'età pensionabile da 65 a 67 anni; rivedere l'adeguamento automatico dei salari all'inflazione prevedendo un aumento minore; imporre ai disoccupati lavori d'interesse generale; ridurre la spesa pubblica di otto miliardi di euro e tagliare gli oneri delle imprese di 3,5 miliardi di euro nel corso della legislatura. Il leader della N-VA Bart De Wever ha parlato di “un governo del rilancio dell'economia”.