Brasile, il Senato approva impeachment: Rousseff destituita da presidenza
Brasile: Dilma Rousseff rimossa dalla Presidenza
La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, e' stata destituita dal Senato che si e' espresso con 61 voti a favore contro 20. Adesso il potere viene assunto in maniera definitivo dal suo ex vice divenuto principale rivale, Michel Temer.
Il voto del Senato ha sancito la fine della presidenza Rousseff e di tredici anni di governo di centro-sinistra che hanno visto il Brasile vivere prima un miracolo economico e poi una profonda recessione dalle cause molteplici e non certo del tutto attribuibili a un 'Partido dos Trabalhadores' nel gorgo di uno scandalo per tangenti che ha drenato dal colosso energetico statale Petrobras fondi per circa due miliardi di dollari.
La poltrona di Rousseff va dunque al vice presidente Michel Temer, 75 anni. Presidente ad interim dallo scorso maggio, il leader dell'opposizione di centro-destra del Pmdb conta gia' di presentarsi al G20 di Hangzhou del 4 e del 5 settembre con un incarico ufficiale che conta di mantenere fino al 2018. Temer non si trovera', pero', certo ad avere a che fare con un'eredita' facile e non solo perche' il suo nome e' stato fatto piu' volte dai pentiti coinvolti nell'inchiesta Petrobras, sebbene nessun procedimento sia stato ancora aperto nei suoi confronti (a differenza di quanto avvenuto al presidente della Camera, Eduardo Cunha, che fu tra i principali promotori dell'impeachment contro Rousseff e fu poi costretto a dimettersi a luglio con l'accusa di corruzione). Il Brasile di oggi non e' piu' quello del primo mandato di Lula, che tiro' fuori dalla poverta' 29 milioni di concittadini. Negli ultimi due anni il Brasile e' infatti divenuto il "grande malato" dell'economia mondiale, con un calo del Pil pari al 7% nel biennio 2015-2016 (il peggiore da 80 anni), una disoccupazione record (l'11,60% a luglio), un'inflazione che lo scorso inverno ha superato il 10%, toccando i massimi da 13 anni.