C’è un nuovo capitolo da raccontare nella storia delle tensioni degli ultimi giorni tra Francia e Turchia e più nello specifico fra il presidente Macron ed Erdogan: la copertina odierna di Charlie Hebdo. Il giornale satirico parigino prende di mira il Sultano di Istanbul: il presidente turco, sollevando la gonna di una donna velata, esclama: "Oh, il profeta!". Sopra c'è scritto: "Erdogan, nel privato, è un tipo molto divertente". Si prevedono toni forti, forse peggiori di quelli ascoltati finora. La pubblicazione di questa vignetta, secondo quanto si apprende dal sito GeopoliticalCenter, sarebbe stata concordata con l'Eliseo.
La spaccatura fra i due paesi ormai è profonda. Ma soprattutto tra Francia e Paesi musulmani in generale, di nuovo ai ferri corti per le vignette satiriche su Maometto di Charlie Hebdo. Dopo l'omicidio efferato del docente francese Samuel Paty, ucciso e decapitato da un diciottenne ceceno, Parigi ha annunciato un giro di vite contro l'estremismo islamista.
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Ma adesso la querelle rischia di deflagrare: migliaia di fedeli islamici sono scesi in piazza, e il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha esortato a boicottare i prodotti francesi, affermando che i musulmani in Europa sono oggetto di linciaggio "come gli ebrei prima della guerra".
Parole che hanno scatenato la reazione di tutti i leader europei che da Bruxelles hanno ammonito: "Non inizieremo a rispondere tutti i giorni ai commenti di Erdogan" dal momento che "la nostra posizione è nota", ma "gli accordi in vigore con la Turchia prevedono il libero scambio di merci" e Ankara "deve attenersi agli accordi". "Un boicottaggio" come quello annunciato contro la Francia "non fa altro che allontanare la Turchia dall'Unione europea", ha detto un portavoce Ue.
"Condanniamo con la più grande fermezza l'ultima edizione della rivista francese" Charlie Hebdo, "che non ha rispetto per alcun credo, alcuna sacralità e alcun valore", ha scritto su Twitter il portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. "L'obiettivo di queste pubblicazioni senza morale e decenza - aggiunge - è di seminare odio e ostilità".
Ma in mattinata è arrivata la notizia querela ai vertici della rivista satirica francese. L'avvocato del presidente turco, Huseyin Aydin, ha presentato alla procura di Ankara una querela per vilipendio e diffamazione nei confronti del direttore, del caporedattore e del caricaturista autore della vignetta. Nella querela si legge che il vilipendio di cui è fatto oggetto Erdogan "non può essere ascritto alla libertà di espressione".
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