Corea del Nord:"Ora missile su Guam". Giappone e Seul pronti alla guerra a Kim - Affaritaliani.it

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Corea del Nord:"Ora missile su Guam". Giappone e Seul pronti alla guerra a Kim

La Corea del Nord promette nuovi missili nel Pacifico

NordCorea: missile su Giappone "preludio" per puntare Guam

La Corea del Nord promette nuovi missili nel Pacifico dopo il lancio di ieri, che ha sorvolato i cieli del Giappone. Il vettore lanciato da Pyongyang e' stato un "primo passo per le operazioni militari nel Pacifico e un significativo preludio" all'obiettivo della base militare statunitense di Guam, nell'Oceano Pacifico, scrive oggi l'agenzia di stampa nord-coreana Korean Central News Agency, e un "assaggio" delle contromisure che il regime di Kim Jong-un e' in grado di prendere contro le esercitazioni militari congiunte di Stati Uniti e Corea del Sud. Kim, sottolinea l'agenzia di stampa statale di Pyongyang nella sua versione in inglese, "ha sottolineato che la Repubblica Democratica Popolare di Corea", il nome ufficiale e della Corea del Nord, "continuera' ad osservare gli atteggiamenti degli Stati Uniti come gia' dichiarato e decidera' il suo futuro in base ad essi".

Il lancio di martedi', sottolinea la Kcna, "non ha avuto un impatto sulla sicurezza dei Paesi vicini" e lo Hwasong-12 utilizzato con equipaggiamento "ultra-moderno" si e' dimostrato "perfetto". Il test, permette di guadagnare una "buona esperienza nelle operazioni missilistiche per una guerra vera" e apre a "piu' esercitazioni di lanci di missili balistici con obiettivo il Pacifico in futuro". Il sorvolo dei cieli giapponese del missile nord-coreano ha innescato anche interrogativi sulla sicurezza tra gli analisti e i funzionari di Tokyo. Il comandante delle operazioni anti-missile dell'aeronautica giapponese, Hiroaki Maehara, ha ammesso che il missile rappresenta "una totale sorpresa" e, scrive l'agenzia Kyodo,anche se il governo sta prevedendo l'introduzione di intercettori piu' potenti di quelli attualmente spiegati, "il sistema attuale non ha la copertura per difendere l'intero territorio" nazionale.

Dubbi sulle capacita' difensive nel caso di un attacco missilistico arrivano anche da un alto funzionario citato dalla stessa agenzia giapponese. "Non importa quanto rafforzeremo la nostra difesa missilistica. Ci saranno sempre buchi. Non c'e' fine". La rivendicazione del lancio missilistico di martedi', salutato con successo dalla Corea del Nord, giunge a poche ore dalla "forte condanna" del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per l'ultima provocazione di Pyongyang, che ha definito "oltraggioso" il lancio del missile a raggio intermedio Hwasong-12 che ha sorvolato i cieli del Giappone prima di terminare la propria traiettoria in mare. I 15 membri del Consiglio di Sicurezza, in una nota, hanno chiesto a Pyongyang porre fine ad azioni di questo tipo che sono "non solo una minaccia alla regione, ma a tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite".

Telefonata Moon-Abe, pressioni a livello "estremo"

Giappone e Corea del Sud si dicono d'accordo per portare le pressioni nei confronti della Corea del Nord a un livello "estremo" e per spingere per sanzioni piu' pesanti contro il regime di Kim Jong-un da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che nelle scorse ore ha condannato il lancio missilistico nord-coreano di martedi' ma senza fare cenno alla possibilita' di nuove sanzioni nei confronti del regime di Kim Jong-un. E' la posizione comune espressa dal presidente sud-coreano, Moon Jae-in, e dal primo ministro giapponese, Shinzo Abe, che hanno avuto un colloquio telefonico nella mattina di mercoledi', dopo il lancio di un missile balistico nord-coreano che ha sorvolato l'isola giapponese di Hokkaido prima di finire nell'oceano Pacifico.

"Nella loro conversazione telefonica, i due leader hanno valutato la stretta cooperazione dei Paesi nell'affrontare la crisi", ha dichiarato il portavoce dell'ufficio presidenziale sud-coreano, Park Soo-hyun, in dichiarazioni ripresa dall'agenzia di stampa sud-coreana, Yonhap. "Si sono detti d'accordo nell'aumentare la pressione sulla Corea del Nord a un livello estremo per fare in modo che la Corea del Nord venga volontariamente al tavolo del dialogo". Il presidente sud-coreano ha definito il test missilistico di ieri una "violenza oltraggiosa" da parte del Nord. I due leader si sono detti d'accordo per nuove sanzioni da parte del Consiglio di Sicurezza "con misure piu' specifiche ed efficaci" e nel lavorare assieme agli Stati Uniti per "ottenere il sostegno di Cina e Russia".