‘Non siamo nella seconda ondata di pandemia negli Stati Uniti solo per il fatto che siamo ancora nella prima. I casi non sono mai diminuiti in maniera significativa’ così ha detto il dottor Anthony Fauci, massimo esperto di malattie infettive della nazione e membro dell’unità di crisi della Casa Bianca.
'L'idea di una seconda ondata-ha continuato lo scienziato di origini italiane- si basa sul modello osservato durante la pandemia del 1918, quando i casi furono visti in primavera e poi "letteralmente scomparvero” prima di ritornare prepotentemente in autunno’.
Il Professore si è domandato se non sarebbe più utile invece dimenticarsi della seconda ondata e chiedersi se si è preparati per la sfida dell’autunno e dell’inverno. 'Anche perchè non bisogna dimenticarsi che si sta preparando-secondo Robert Redfield, Direttore del CDC ( Centro di Controllo per le Malattie e le Infezioni)-una stagione influenzale potenzialmente complicata che potrebbe aggiungersi alla pandemia e travolgere il sistema sanitario. Al momento negli Stati Uniti sono stati registrati 7 milioni e 100000 contagi, quasi 3 milioni di ricoverati e 206000 vittime.
Al venerdì dell’ultima settimana 23 Stati, soprattutto concentrati al centro e nel Midwest del Paese, hanno avuto un incremento di casi. In 16 Stati sono rimasti stabili e solo 11 hanno mostrato segni di rallentamento: Connecticut, Arizona, Delaware, Indiana, Hawaii, Ohio, Mariland, Pennsylvania, Virginia, Vermont e Virginia.
‘Le città. le contee e gli Stati che hanno lavorato per far diminuire i casi di Covid-19 adesso dovrebbero impegnarsi per contenere i prossimi picchi-ha sottolineato Fauci-soprattutto se non verranno seguite le norme di sicurezza consigliate, come mascherine, igiene soprattutto delle mani e nessun assembramento’. Adesso, secondo l’Institute for Health Metrics and Evaluation dell’Università di Washington solo 12 Stati hanno un tasso di utilizzo delle mascherine pari al 50%. Tra questi Florida, California, Texas, Virginia, Mississippi e Colorado. Se l’uso delle mascherine fosse sempre stato al 95% si sarebbero potuto salvare 95000 vite da gennaio. Una buona notizia è che gli Stati Uniti avranno 200 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale. Importante soprattutto quest’anno evitare picchi di influenza per non sovraccaricare le strutture ospedaliere già in affanno con i pazienti di Coronavirus. E poi il tanto atteso vaccino contro il Coronavirus. Ma già molti americani, il 62% degli americani, è abbastanza scettico sul vaccino. Considerano che la pressione dell’Amministrazione Trump, per averlo prima delle elezioni, potrebbe non aver garantito sicurezza ed efficacia al 100%.
Ma in ogni caso sembra che anche negli Stati Uniti si sia ancora abbastanza lontani dall’aver risolto la pandemia, nonostante l’ottimismo ‘da campagna elettorale’ del Presidente Donald Trump.
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