‘50000 nuovi casi di contagio da Coronavirus in un giorno negli Stati Uniti’ è il preoccupante primato raggiunto ieri e reso noto dal Centro di tracciamento della malattia della Johns Hopkins University.
Il numero complessivo di contagi nei 50 Stati dell’Unione è salito a 2686500 e le vittime a 128000.
Durante il mese di giugno Texas, Florida e California sono tra i 14 Stati che nel mese di giugno hanno avuto un aumento doppio dei contagi.
In questa 'lunga e difficile battaglia’ come ha detto il WHO, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli Stati Uniti mantengono il primo posto come numeri di morti e infetti. Subito dopo il Brasile con 1500000 casi e 60600 vittime. Il 25% dei contagi e dei decessi mondiali è tutto del continente nordamericano. Nella sua ultima testimonianza al Senato, di fronte alla Commissione Salute , Lavoro ed Educazione il dr.Anthony Fauci, virologo di punta della task force della Casa Bianca, ha prima fatto un paragone con l’Europa sulla gestione della pandemia dicendo che ’non c’è dubbio sia stata più consapevole e corretta’ e poi ha sostenuto che ’gli Stati Uniti stanno andando nella direzione sbagliata, il che potrebbe portare a 100000 casi giornalieri'. E’ noto a tutti che Fauci da quando è iniziata l’epidemia non ha risparmiato critiche al Presidente Trump sulla gestione della pandemia, sull’anticipazione delle riaperture, sull’uso delle maschere senza però essere molto ascoltato da un Presidente fortemente interessato all’economia del Paese e soprattutto all’andamento della sua campagna elettorale. Campagna che fino ad ora si sta rivelando un mezzo fiasco.
Ma per l’Indipendence Day, il 4 luglio, con un week end tradizionalmente molto affollato di gente che vuole divertirsi, spiagge, parchi acquatici e non rimarranno chiusi. Il rischio di un’impennata fuori controllo del virus è adesso troppo alto. Unica nota positiva che il trend in aumento dei contagi non va in parallelo con le morti che rimangono ancora relativamente basse. Gli esperti sanitari motivano questo fatto in quanto ora il virus sta colpendo giovani adulti tra i 18 e 40 anni che molto spesso non hanno bisogno di ospedalizzazione e riescono a superare la malattia in maniera più soft rispetto a senior con diverse patologie.
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