Esteri
Coronavirus. Trump tentato di cacciare il signor ‘no’ Anthony Fauci

Gli americani credono allo scienziato italo americano, meno a Trump.
L’intervista che il dr. Anthony Fauci , il guru scientifico nella task force della Casa Bianca, ha rilasciato a Pasqua a Jack Tapper della CNN, potrebbe essere stata fatale per il suo rapporto con il Presidente Donald Trump. Trump ha infatti rituittato un ‘cinguettio’ fin troppo esplicito "Time to #FireFauci”, è tempo di cacciare Fauci.
Fauci è al momento la figura di riferimento per gli americani, competente come pochi, uno fra i più grandi studiosi al mondo di AIDS e soprattutto capace di far cambiare idea al Presidente impaziente di riaprire ilPaese.
Trump non ha mai nascosto il suo disaccordo con il dottore riconoscendogli però assoluta capacità.
Ma i bocconi che Fauci ha fatto inghiottire al tycoon diventano ogni giorno più numerosi.
Tutti si ricordano come Trump avesse sposato a più riprese l’uso della idroclorochina, il vecchio farmaco contro la malaria, giudicandolo un qualcosa di quasi miracoloso. ‘Mi dicono che ha dato grandi risultati e non abbiamo tempo di testarlo molto di più. Cosa abbiamo da perdere?’. E un secondo dopo Fauci gli rispondeva dicendo con un sorriso stampato sul volto che il farmaco doveva essere ancora provato e che non lo convinceva. Detto a un Presidente che aveva appena annunciato di averne in casa 30 milioni di dosi non è suonato proprio benissimo.
Coronavirus.Trump vuole cacciare il dr.Anthony Fauci?
E nessuno ha dimenticato come l’entusiasmo del Presidente a voler riaprire il Paese in occasione della Pasqua fosse stato subito spento dalle dichiarazioni dell’infettivologo che assolutamente sconsigliava la data della Pasqua per riaprire il Paese. Ricordava poi che riaprire non era paragonabile ad accendere o spegnere un interruttore. Necessitava tempo e gradualità. E spesso ricordava come l’Italia fosse un modello di riferimento.
Ma quello che sembra aver dato più fastidio a Trump è probabilmente stata l’ultima intervista di Fauci a Jack Tapper di due giorni fa in cui il dottore diceva che ‘ se si fossero prese misure di social distancing già in febbraio si sarebbero potute salvare molte persone’. Troppo conosciuto il ritardo di Trump nel riconoscere la pericolosità del nemico invisibile e mai dimenticate le sue dichiarazioni ‘è niente di più che un’influenza che con il caldo passerà’. 577000 contagi e 22564 morti sono stati purtroppo la risposta tragica ad una sotto valutazione.
Una cacciata di Anthony Fauci sarebbe per il Presidente una ulteriore mazzata alla popolarità che da 15 giorni è in preoccupante calo. Secondo un sondaggio della CNN il 55% degli americani non è d’accordo con le sue decisioni. Invece la figura di riferimento della task force è senza ombra di dubbio il piccolo di statura ma grande di cervello italo americano Fauci.
Infatti subito dopo i primi rumors sul tema Hogan Gidley, segretario stampa del Presidente ha dichiarato che ‘le chiacchiere dei media su questo aspetto sono ridicole il Presidente non ha alcuna intenzione di cacciare Anthony Fauci. Fauci è e rimane il fidato esperto sanitario di Donald Trump’.
Resterà? Certo, fino a prova contraria.
Quanto durerà il rapporto di sopportazione tra i due?Lo sapremo nelle prossime settimane.