In Gran Bretagna, uno dei lobbisti più influenti del Paese, è stato per sei mesi, all'insaputa del grande pubblico, consulente del ministro della salute; ed in tal modo ha potuto consegnare ai suoi clienti in anticipo informazioni preziose sulla politica del governo. La denuncia arriva da The Times, che racconta l'accaduto come l'ennesimo danno causato dalla cosiddetta 'Chumocracy', il modello di leadership guidato da un'elite ristretta, il gruppetto di amici che arrivano dalle stesse scuole, università e famiglie dominanti, e che occupano posizioni di potere e incarichi rilevanti. George Pascoe-Watson è presidente di Portland Communications, una società di lobbying che ha tra i clienti aziende farmaceutiche, produttori di armi e banche. Il ministero della Salute gli ha assegnato la consulenza il 9 aprile, durante la prima ondata pandemica, senza rendere nota la nomina. Ex giornalista, 55 anni, Pascoe-Watson, ha così partecipato alle riunioni quotidiane del governo e, pur non retribuito, ha informato in anticipo i clienti sulle intenzioni del premier Boris Johnson.
Esteri
Commenti