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Elezioni politiche Francia: Macron trionfa alle legislative con più del 30%

Elegioni legislative Francia, prime proiezioni: Macron verso il trionfo, oltre 400 seggi

 

Le proiezioni danno il partito "En Marche!" di Macron nettamente in testa alle elezioni legislative francesi con il 32,6% e soprattutto - secondo i dati elaborati dalle proiezioni dell'istituto Elabe per Bfm-tv - con un bottino in seggi che va da 415 a 445. Una maggioranza schiacciante, visto che l'Assemblée Nationale ha in tutto 577 deputati.

Con questo bottino di voti, il movimento "La Republique en Marche" fondato meno di un anno e al suo debutto elettorale è il primo partito nel primo turno delle elezioni parlamentari. Un mese dopo le Presidenziali. Così i francesi rafforzano la fiducia in Macron e gli offrono gli strumenti per governare. Se tutto filerà per il verso giusto nel secondo turno di domenica prossima, il giovane presidente di 39 anni dovrebbe riuscire ad incassare un numero di seggi inedito nella storia politica francese, una maggioranza talmente schiacciante da aver fatto dire a qualcuno dei collaboratori che "sarebbe stato meglio vincere con una maggioranza minore per la compattezza del movimento".

 

Elezioni legislative Francia: Républicains secondi


 
Al secondo posto c’è la destra divisa e confusa dei Républicains, che comunque riesce a raggiungere tra il 19 e il 21 per cento dei voti, un dato che nei collegi uninominali potrebbe portare a conquistare un centinaio seggi al parlamento.

 

Elezioni legislative Francia: il Front National di Marine Le Pen terzo e Mélenchon quarto

 

Terza posizione per il Front National di Marine Le Pen, la leader del partito post-fascista francese che il 7 maggio era riuscita a conquistare il 33 per cento del voto contro il 66,1 di Macron. Adesso la Le Pen sarebbe in caduta, tra il 13 e il 17 per cento, ma il sistema maggioritario dovrebbe penalizzarla: si prevedono tra i 15 e il 20 seggi all’Assemblea. La Le Pen è andata molto al disotto anche della possibilità di fare del suo partito il vero gruppo di opposizione negli anni di Macron.

Quarto sarebbe al momento "La France Insoumise" il partito del tribuno della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon con il 12% dei voti: anche lui, con il sistema a collegi uninominali, dovrebbe avere pochi seggi.
 

Elezioni legislative Francia: vola il partito di Macron

 

La scossa di terremoto generata dall’ingresso di Macron all’Eliseo ha invece letteralmente travolto il Partito socialista nel quale il presidente aveva mosso i primi passi in politica. I socialisti sono l’ultimo dei partiti “nazionali” con il 7-8 per cento dei voti. Una débâcle in cui pagano tutto in una volta, dall’antipatia profonda dei francesi per il presidente Hollande, alle difficoltà dell’economia in un paese che ha visto salire la disoccupazione al 10 per cento, per non parlare di quel processo di "migrazione" che anche in Francia ha portato gli elettori ad allontanarsi dai partiti tradizionali. E in questo caso i socialisti erano rimasti l’ultimo baluardo di una tradizione quarantennale.
 
Domenica prossima ci sarà un secondo turno: il sistema elettorale francese prevede che se oggi un candidato non ha ricevuto il 50% dei voti +1 sia necessario un ballottaggio. Ma al secondo turno passeranno tutti i candidati che nei collegi uninominali abbiamo avuto almeno il 12,5% degli elettori iscritti. Per questo l’astensione è importante: più alta sarà l’astensione, più alta sarà la percentuale di votanti necessaria per andare al ballottaggio.
 
Potrebbero esserci ballottaggi a 2, a 3 e in qualche caso anche a 4 candidati. I partiti hanno già avviato negoziati per provare a unirsi, a rinunciare in alcuni collegi per provare a portare a casa qualcuno dei deputati. Non è chiaro quale sarà il negoziato che il gauchista Mélenchon aprirà con i socialisti. Mentre è sicuro che in molti collegi il Front National e l’ala più radicale della destra conservatrice dei Républicains potranno fare accordi di desistenza.
 
L'unico dato negativo per Macron è il crollo della partecipazione al voto. L'astensione al primo turno delle elezioni legislative in Francia, secondo le proiezioni riportate dai media francesi, si attesta infatti al 50,2%. Si tratta di un record per la Quinta Repubblica francese.

 

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