Falluja, raid aereo americano contro l'Isis. Uccisi 250 miliziani
L'attacco in Iraq arriva a 24 ore dall'attentato a Istanbul, per il quale lo Stato islamico è considerato il primo sospettato
Raid aerei americani hanno ucciso almeno 250 combattenti dello Stato Islamico in un convoglio che si muoveva fuori da Falluja, in Iraq. Lo riporta la stampa Usa, sottolineando che negli attacchi sono stati distrutti 40 veicoli. Si tratta - con questi numeri - dell'attacco maggiore mai scagliato contro i miliziani del califfato.
I raid sono arrivati a 24 ore dall'attacco all'aeroporto di Istanbul, per il quale l'Is è considerato il primo sospettato, anche se non ha mai rivendicato la strage. Una fonte militare ha detto alla Bbc che un gran numero di miliziani si erano radunati nell'area di al-Ruwaila con il piano di attraversare il deserto fino alla cittadina di al-Qaim, nella provincia di Anbar, al confine siriano. Al-Qaim è ancora saldamente in mano al califfato. I miliziani sopravvissuti all'attacco sarebbero fuggiti verso i vicini laghi Razzaza e Habbaniya.
Nelle ultime settimane, la città di Falluja è stata liberata dall'esercito iracheno supportato dalle forze della coalizione internazionale dopo un'offensiva di cinque settimane dall'esercito e dalle milizie alleate. Falluja si trova a 50 chilometri da Bagdad. E si combatte a Manbij, nel nord della Siria, città controllata dagli uomini del califfato.
John Brennan, il capo della Cia, ha ammesso che la strada contro lo Stato Islamico è lunga, soprattutto per la sua capacità di incitare gruppi o singoli a portare attacchi contro l'occidente. Ma "abbiamo fatto insieme ai nostri partner della coalizione importanti passi avanti in Siria e in Iraq, dove la maggior parte dei membri dell'Is si trova", ha detto Brennan. Per poi continuare: "L'abilità dell'Is di diffondere la sua propaganda, così come la sua capacità di promuovere attentati, su questo fronte dobbiamo ancora fare molta strada".