Francia, primo sì al "diritto a una sedazione duratura e profonda"
I deputati francesi hanno votato sì alla legge sul cosiddetto fine vita. La proposta di legge di Alain Claeys (PS) et Jean Leonetti (UMP), è passata con 436 sì e 34 no. La legge nello specifico non autorizza l'eutanasia, né il suicidio assistito, ma instaura il diritto a una sedazione "profonda e continua" fino al decesso per gli ammalati in fase terminale e introduce le norme sulle direttive anticipate vincolanti.
Per il primo ministro Manuel Valls, si tratta di un testo "equilibrato". Tuttavia una parte dei deputati socialisti, gli ecologisti e i radicali di sinistra si sono astenuti perchè chiedevano di poter legalizzare il suicidio assistito. Contro il testo ha votato l'ala destra dell'Ump.
Oltre alla sedazione profonda, il testo approvato in aula prevede che i cittadini maggiorenni possano manifestare le loro direttive sul fine vita, in particolare il rifiuto dell'accanimento terapeutico. Iscritte su un registro nazionale, e revocabili in qualsiasi momento, queste direttive dovranno essere seguite dal medico salvo "nei casi di emergenza vitale per il tempo necessario ad una valutazione completa della situazione".
Intanto in Italia eutanasia e suicidio assistito non sono all'ordine del giorno del Parlamento nonostante nel settembre 2013 sia stata depositata una proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione della eutanasia presentata da alcune associazioni con quasi 70mila firme autenticate di cittadini e depositata alla Camera dei Deputati il 13 settembre del 2013. Lo stesso presidente Giorgio Napolitano, nel 2014, sollecitò una discussione in Parlamento sulla questione del fine vita