Gli indiani d'america contro gli stupri. Ai nostri giudici il diritto di decidere

I repubblicani hanno l'opportunità di riguadagnare in parte la fiducia delle donne, dopo aver spesso mostrato la loro misoginia, riapprovando alla Camera - in una versione ampliata - il Violence Against Women Act, una legge del 1994 in difesa delle donne vittime di stupri, abusi sessuali in casa e stalking. La nuova versione comprende anche il diritto dei tribunali tribali di processare gli uomini non appartenenti alla comunità indiana (pellerossa), se accusati di violenza sessuale.
A parlare della questione è il New York Times.
La legge, decaduta nel 2011 per l'opposizione del Grand Old Party al rinnovo, è stata ora riapprovata dal Senato e attende il via libera della Camera, a maggioranza repubblicana. Una legge che soprattutto garantisce maggiore protezione alle native d'America, ai migranti senza permesso, a omosessuali, bisessuali e transgender, e a tutte le categorie vulnerabili.
Da un rapporto del dipartimento di Giustizia - scrive il New York Times - emerge che una nativa americana su tre ha subito almeno uno stupro, e da molti altri emerge che tante donne indiane preferiscono non denunciare le violenze, visto che nel 67% dei casi non viene avviata un'azione legale.
Inoltre, queste donne non hanno la possibilità di far valere i propri diritti di fronte ai tribunali tribali se i loro mariti non sono nativi americani. Più dell'80% dei crimini a carattere sessuale, nelle riserve, è commesso da persone che non appartengono alla comunità indiana, che non possono essere processate dai tribunali tribali.
Per proteggere le donne indiane, le autorità tribali devono avere la possibilità di punire gli stupratori, a prescindere dalla loro razza. Le corti indiane avevano questa autorità fino al 1978, quando è intervenuta la Corte Suprema. Ora, questi tribunali - si legge sul New York Times - possono farlo solo chiedendo una specifica autorizzazione al Congresso. La legge votata in Senato riconsegnerebbe ai tribunali indiani una giurisdizione limitata sui non indiani sospettati di aver commesso crimini sessuali. Per questo, per proteggere le donne indiane, conclude il New York Times, i repubblicani - finora contrari - devono approvarla.