Esteri
Gran Bretagna, nuova bufera su Corbyn. Scontro col capo dell'esercito
La singolarita' della figura del leader laburista Jeremy Corbyn, piu' a sinistra e pacifista di tutti i suoi predecessori, ha portato ad un irrituale scontro a distanza con il capo delle forze armate britanniche uscente, il generale Sir Nicholas Houghton. Quest'ultimo intervistato dalla Bbc ha detto in sintesi di "temere per la sicurezza" del Regno Unito se Corbyn dovesse mai diventare primo ministro. Questo perche' il capo del Labours ha detto di escludere categoricamente di ricorrere in qualsiasi caso all'arsenale nucleare britannico. Un principio politicamente rispettabile ma che annulla del tutto il principio della "deterrenza" (che non significa usare l'atomica ma essere pronto a ricorrervi in casi estremi) su cui si e' retta, nonostante tutto, la pace tra le potenze nucleari dalla fine della II Guerra Mondiale.
La stessa esistenza dell'arsenale nucleare di Londra - cui Corbyn vorrebbe rinunciare - sarebbe inutile: avvertire prima un eventuale nemico che in futuro Londra non usera' mai ed in nessun caso le sue bombe equivale a non averle. Indispettito Corbyn ha richiamato il generale: "E' fonte di grave preoccupazione che il capo di stato maggiore della Difesa sia intervenuto oggi direttamente in una disputa politica" perche "e' essenziale in una democrazia che i militari restino sempre politicamente neutrali. Rendendo nota pubblicamente la sua posizione Sir Nicholas Houghton ha chiaramente violato questo principio costituzionale", ha detto Corbyn, con argomentazioni del tutto inattaccabili in linea di principio.