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Esteri
Guerra in Corea? Gli scenari militari. Non sottovalutare Pyongyang

La presunta bomba all’idrogeno testata dalla repubblica popolare democratica di Corea rappresenta per certi versi soltanto l’ultimo problema per Seoul. E’ opinione comune, infatti, che se scoppiasse una guerra tra le due Coree, la capitale del Sud verrebbe cancellata da Pyongyang nel giro di un’ora. Nonostante la guerra di Corea si sia conclusa nel 1953, Nord e Sud sono ancora tecnicamente in guerra. Un conflitto tra i due paesi è stato scongiurato grazie alla moderazione di Seoul, nonostante le continue provocazioni di Pyongyang.

Sulla carta, i due eserciti sono nettamente diversi. Moderno e tecnologicamente avanzato quello della Corea del Sud, proiezione speculare dell’Unione Sovietica quello del Nord. Ma sottovalutare Pyongyang non sarebbe una scelta saggia, così come rilevato dall’analisi delle possibile forze in campo effettuato dal The National Interest.

Nonostante le antiquate forze militari, la Corea del Nord sarebbe in grado di cancellare la capitale del Sud in meno di un’ora. E nessuno potrebbe impedirlo, Stati Uniti compresi. L’equipaggiamento militare di Pyongyang è ritenuto primitivo, ma ciò non potrebbe impedire di scatenare su Seoul uno sbarramento di artiglieria stimato in mezzo milione di granate in poco meno di sessanta minuti. A migliaia, i pezzi d’artiglieria sono per lo più mimetizzati e nascosti. Se scoppiasse un conflitto, né l'esercito degli Stati Uniti, né le forze della Corea del Sud potrebbero sperare di azzerare tale minaccia. L’artiglieria della Corea del Nord è ritenuta in grado di colpire obiettivi ad un massimo di 40 miglia.

La situazione potrebbe complicarsi ulteriormente se il regime di Pyongyang decidesse di combinare armi chimiche alle granate di artiglieria. Una riserva, quella della Corea del Nord, che secondo la Nuclear Threat Initiative, oscilla tra le 2500 e le 5000 tonnellate di agenti chimici. Paese che sarebbe in grado di produrre agenti nervini come il Sarin ed il VX. Questi ultimi sono ritenuti al centro della produzione di armi chimiche del Paese.

Per compensare la sua debolezza convenzionale, l'Esercito Popolare di Corea ha investito enormi risorse nell’addestramento di reparti speciali. Secondo una stima del 2010, sarebbero circa 200 mila gli operatori addestrati in missioni di assassinio dei funzionari americani e della Corea del Sud. I commando si infiltrerebbero nel Sud utilizzando tunnel sotterranei, mini-sommergibili e biplani Antonov An-2.

Spaventa, perché testata nel recente passato, la capacità di guerra informatica acquisita da Pyongyang. Il paese deve sopperire alle sue molte debolezze convenzionali con mezzi asimmetrici. La reale capacità informatica non è nota. E’ ritenuta inferiore a quella russa o cinese, ma è definita comunque “formidabile” dal Pentagono.

Infine i missili balistici. Non esiste scudo o contromisura in grado di sventare un attacco portato da oltre 600 missili Scud a corto raggio, 200 Nodong, ed una cinquantina tra Musudan e Taepodong. Un terzo di questi è ritenuto armato con testate nucleari e chimiche.

Pyongyang investe miliardi di dollari nel mantenere operativi e pronti al lancio almeno duecento missili balistici. Intanto, la sua popolazione muore di fame.

fonte: http://www.difesaonline.it/
 

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corea del nordcorea del sud





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